via solferinoMILANO – Giornalisti in sciopero e borsa in bilico: non si sono fatte attendere le reazioni dopo la cessione da parte di Rcs della storica sede del Corriere della Sera di via Solferino. L’intero edificio verrà venduto, entro Natale, al fondo Blackstone per 120 milioni di euro. Ma Corriere e Gazzetta rimarranno in via Solferino: l’accordo, infatti, comprende “la stipula di contratti di affitto da parte di Rcs sull’intero complesso”. La notizia, arrivata poco prima della mezzanotte di mercoledì 6 ottobre, è il risultato del voto a maggioranza del Consiglio di amministrazione, che ha dato mandato all’amministratore delegato, Pietro Scott Jovane, e al direttore finanziario, Riccardo Taranto, di finalizzare l’operazione.

LE REAZIONI – Diverse le reazioni dei giornalisti: la Gazzetta dello Sport non sarà in edicola né giovedì 7, né venerdì 8 novembre, perché i suoi giornalisti sono in sciopero, mentre i colleghi del Corriere hanno denunciato in un comunicato  l’affare concluso da Blackstone, che “si mette in portafoglio un immobile di pregio per solo quattromila euro al metro quadro”, chiedendo chiarezza sul ruolo di Fiat e Intesa Sanpaolo e interrogando la Consob.

LA VICENDA – La vendita della sede principale del Corriere della Sera era stata annunciata per la prima volta nello scorso febbraio da Jovane, l’ad di RCS (la società editrice anche di diverse altre testate, in Italia e in Spagna), dopo essere stata evocata spesso negli ultimi anni e faceva parte di un piano industriale molto incisivo che prevede il taglio di 800 dipendenti e la chiusura di una decina di periodici. Da allora ci sono stati diversi scioperi organizzati dalla redazione del Corriere, contraria ai tagli e alla prospettiva di lasciare la sua sede.

LA STORIA – La via nel centro di Milano in zona Moscova è la sede storica del Corriere della Sera, che infatti viene anche definito “Il quotidiano di via Solferino”. Ma il Corriere non nacque lì, bensì in un ammezzato formato da due stanze nella Galleria Vittorio Emanuele II. Lì il suo fondatore, Eugenio Torelli Viollier, curò la preparazione del giornale che uscì per la prima volta il 5 marzo del 1876. La sede del Corriere rimase in galleria fino al 1888, anno in cui fu spostata in via San Pietro all’Orto e in via Verri 14, dove abitava Benigno Crespi, il maggiore azionista del giornale. Nel 1904 il Corriere, che intanto si era ingrandito, fu trasferito nella nuova sede di via Solferino 28, in un edificio progettato da Luca Repossi e da Luca Beltrami, lo stesso che si era occupato della ricostruzione del Castello Sforzesco.

Stefania Cicco