Il Cimitero Monumentale di Milano, aperto nel 1866

Il Cimitero Monumentale, aperto nel 1866

Un incrocio di stili architettonici, dal bizantino al gotico, fino al romano. Da 150 anni il Cimitero Monumentale di Milano è una passeggiata nella storia dell’arte. Progettato da Carlo Maciachini, ha aperto nel 1866 e occupa una superficie di 250 mila metri quadrati. Da quel momento, grandi capolavori hanno trovato casa in questo “museo a cielo aperto”, come spesso lo definiscono i milanesi. Ma ora molte opere sono in pericolo.

I privati che sono in possesso di sarcofagi e sculture investono poco nei restauri e nella salvaguardia. Il Comune, d’altra parte, non conosce il numero effettivo di opere che hanno bisogno di un intervento. E la situazione è in una fase di stallo. «Le infiltrazioni d’acqua stanno rovinando una Nike di Samotracia creata da Lucio Fontana. «È stata realizzata con una ceramica di un azzurro stupendo ma ora se ne sta lì, piena di crepe», racconta Carla De Bernardi, presidente dell’associazione Amici del Monumentale.

L'angelo di Nicostrato, realizzato da Giberto Buzzi

L’angelo di Nicostrato, realizzato da Giberto Buzzi

Ma il capolavoro di Fontana non è l’unico a rischiare di deteriorarsi. «Il volto in marmo di Giuseppe Mengoni, l’architetto che realizzò la Galleria Vittorio Emanuele, quasi non si riconosce più. Si sta trasformando in gesso, è diventato tutto poroso», prosegue Carla De Bernardi.  Quando poi le si chiede in che condizioni si trovino gli affreschi delle cripte o delle edicole (piccoli templi) di fine ‘800, la risposta arriva secca: «Un disastro totale, alcuni sono pieni di muffa».

Fra difficoltà e concessioni per il restauro che tardano ad arrivare, ci sono però alcune eccezioni. L’angelo che protegge il sarcofago del soldato Nicostrato ha perso un’ala ma la statua è già sotto tutela e presto, grazie a un’asta di opere artistiche organizzata dagli Amici del Monumentale, riceverà le cure di cui ha bisogno. Stessa sorte per l’Ecce Puer di Medardo Rosso, un mezzo busto in marmo che verrà restaurato.

Il Monumentale attrae ogni anno oltre 50 mila turisti da tutto il mondo, ed è necessario che le opere si presentino al meglio, senza crepe, pezzi mancanti o muffe a corredo dei grandi nomi che riposano qui: da Alessandro Manzoni a Giuseppe Verdi. Senza dimenticare Alda Merini o Franco Parenti. Grandi nomi della storia milanese.

Federica Villa