Francesca Balzani, assessore al Bilancio del Comune di Milano (Foto: francescabalzani.it)

La Lega che sta dalla parte della “gente comune” e la giunta “arancione” di Pisapia che non fa che alzare le tasse, ecco come stanno le cose secondo i leghisti. “Lombardia, diamo una vera boccata d’ossigeno ai lavoratori: Regione anticipa già da oggi 42 milioni euro su Cassa integrazione in deroga”, ha twittato la mattina del 6 giugno il governatore Roberto Maroni. L’annuncio arriva proprio all’indomani della polemica attorno all’aumento dell’Imu sulla prima casa da parte del Comune di Milano.

L’aliquota comunale dovrebbe salire dal 0,4 a 0,55 per cento per sopperire al disavanzo del bilancio 2013. Ma il giudizio arrivato in pomeriggio del 5 giugno dal Collegio dei Revisori dei Conti esprime una forse perplessità sull’ipotesi dell’aumento della tassa immobiliare. Fare affidamento su una tassa sospesa dal governo Letta fino al 30 settembre per colmare i buchi del bilancio non pare proprio la soluzione ottimale, secondo i Revisori. La critica mossa al Comune nasce dalla “grande incertezza del quadro normativo che sembra comunque maggiormente orientato alla soppressione del tributo o alla sua totale rivisitazione”. L’approvazione del bilancio di Milano, insieme ad altri comuni, è stata rinviata dal 30 giugno al 30 settembre dal decreto sui debiti della pubblica amministrazione, approvato il 5 giugno dal Parlamento.

Per il tempo che trascorrerà fino alla data del rinvio, il Comune presenterà “un minibilancio a progetti improntato al massimo rigore e alla minima spesa“, ha spiegato l’assessore al Bilancio, Francesca Balzani. Per quanto riguarda la questione Imu, la Balzani ha difeso la decisone del Comune: “Il decreto blocca Imu non ha fatto altro che sospendere il pagamento, ma è assolutamente un’imposta vigente”. Però non ha convinto la Lega, che coglie un’occasione per muovere una critica alla giunta arancione per bocca del consigliere leghista Luca Lepore: “Ci avevamo visto bene, quando rilevavamo un atteggiamento eufemisticamente ‘spavaldo’ del sindaco Pisapia e compagnia nel cercare di coprire parte del buco da loro creato facendo conto di un introito, l’Imu, che avrebbe potuto non esserci più. E come volevasi dimostrare, oggi ci sovviene il parere espresso dal Collegio dei Revisori dei Conti del Comune”.

Anna Lesnevskaya