Dovevano essere due “prime”: l’apertura della stagione di balletto della Scala e la prima volta di “Roméo et Juliette” nel tempio della musica classica. Ma uno sciopero, proclamato dalle Rsa coro di Cgil, Uil e Fials e dalle Rsa Cisl, Uil e Fials del corpo di ballo, ha annullato lo spettacolo in programma mercoledì 19 dicembre, rovinando l’attesa agli appassionati di danza, milanesi e non, che avevano acquistato i biglietti per l’evento.
Il motivo dello sciopero è una contesa tra la direzione del teatro, da una parte, e gli artisti del coro e il corpo di ballo dall’altra, legato a presunte “prestazioni speciali” necessarie, a detta degli artisti, per eseguire le coreografie di Sasha Waltz.
Quali sono queste prestazioni aggiuntive motivo del contendere? Ai coristi, oltre a cantare, sono richiesti solo semplici movimenti legati alla coreografia, mentre il corpo di ballo è costretto dalle particolari scenografie a danzare su una piattaforma inclinata. Proprio questo ha spinto le rappresentanze sindacali a chiedere alla direzione del teatro una “gratifica concreta” extracontrattuale. La direzione del teatro rifiuta invece di concedere retribuzioni aggiuntive e sostiene che le prestazioni richieste agli artisti sono “quelle che normalmente e regolarmente vengono eseguite in uno spettacolo di stagione, in particolare d’opera”.
Alla fine, come spesso accade in questi casi, i più penalizzati saranno coloro che attendevano di vedere in scena le due étoiles Aurélie Dupont e Hervé Moreau, già protagonisti della coreografia di Sasha Waltz all’Opéra di Parigi e per le quali il balletto è stato appositamente creato. Per le modalità di rimborso si può consultare il sito internet della Scala o chiamare il servizio Infotel: 02-72003744.
Francesco Loiacono