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La sostenibilità alimentare come spunto per riflessioni più ampie: ecco Laboratorio Expo

Conoscere è condividere. Fare ricerca significa anche divulgare. La città di Milano si prepara a Expo 2015 anche nell’ambito accademico con un occhio, però, al pubblico più vasto. Il progetto di nome Laboratorio Expo aspira proprio a questo: nel segno della grande esposizione universale che si terrà nel 2015, la Fondazione Giangiacomo Feltrinelli organizza un dibattito internazionale che pone in dialogo aspetti culturali, antropologici, economici e sociali legati ai grandi temi di Expo2015: “nutrire il pianeta, energia per la vita”. Il prossimo 5 dicembre, presso l’Università Statale di Milano, il primo Colloquium internazionale sarà dedicato a “Le dimensioni della sostenibilità”.

Expo 2015 raccoglierà a Milano oltre 130 Paesi del mondo intorno a un tema strategico per il futuro planetario: quello della sostenibilità alimentare. La volontà di Fondazione Feltrinelli e degli ideatori di Laboratorio Expo è quella di approfondire questo argomento andando oltre l’aspetto di cosa si mangia. Nascono così i quattro temi che faranno da filo conduttore della manifestazione: “Non siamo soli”, “Il dono violato”, “Cultura del cibo” e “La città umana”. Un sentiero concettuale che si trasforma in una serie di proposte concrete e capaci di diventare l’eredità dell’esposizione per la città. Anche per questo, nella volontà del suo curatore, il filosofo Salvatore Veca, Laboratorio Expo vuole coinvolgere e attirare anche i non addetti ai lavori.

“Non siamo soli” parla di sostenibilità ambientale ed energetica, ma anche etica ed economica di una società globalizzata e multiculturale. “Il dono violato” si concentra sul problema del consumo di cibo e delle risorse disponibili per una popolazione sempre più numerosa. Con “Cultura del cibo, energia per vivere assieme” il tema è la convivialità come paradigma di incontro e convivenza di tradizioni culturali differenti. Infine, c’è la grande questione della sostenibilità a caratterizzare il laboratorio su “Smart and slow city”, che attraversa le minacce e le promesse dei nuovi progetti sociali, tecnologici, urbanistici.

La giornata di giovedì 5 dicembre sarà così divisa in due momenti: al mattino, dalle 9.30 alle 13, si terranno quattro workshop paralleli, dedicati ai quattro temi sopra descritti e riservati all’incontro tra esperti e giovani ricercatori. Nel pomeriggio si passerà al dibattito pubblico e alle 14.30 avrà inizio infatti la discussione, moderata dal giornalista di Radio 24 Federico Taddia e aperta da una relazione introduttiva sulle “dimensioni della sostenibilità”, tenuta proprio da Salvatore Veca. L’hashtag della giornata, che sarà raccontata in diretta Twitter dai ragazzi de La Sestina, sarà #LabExpo.

Federico Thoman