affittiMilano apre le sue porte per Expo 2015. E raddoppia i prezzi. Hotel, B&B e anche appartamenti di privati hanno già ritoccato il listino dei prezzi per il periodo dal primo maggio al 31 ottobre. Adesso è il turno delle foresterie universitarie. A pochi mesi dall’inizio dell’esposizione, spunta sul sito del Cidis, il consorzio pubblico universitario che gestisce gli alloggi per studenti fuori sede, il “regolamento foresteria per Expo 2015”. Il documento, approvato a dicembre, prevede un aumento del canone mensile di 200 euro per il periodo dell’esposizione: da 450 a 650 euro, un aumento che sfiora il 44 per cento.

I più colpiti saranno gli studenti fuorisede, che hanno chiesto una deroga sulle tariffe agevolate, senza la quale gli universitari saranno costretti a lasciare vuote le loro camere. La richiesta di deroga è stata respinta a febbraio e gli studenti di tre università milanesi, Statale, Bicocca e Insubria, hanno risposto inviando, il 16 marzo, una lettera aperta al consiglio di amministrazione e ai rettori dei tre atenei. Nella lettera i ragazzi denunciano l’uso delle residenze “come se fossero hotel” e insistono sulla richiesta di una deroga.

L’“effetto Expo” aveva già fatto salire i canoni di affitto a Milano del 6,7 per cento, con un canone medio mensile pari a 894 euro, nei primi nove mesi del 2014, secondo le rilevazioni di Solo Affitti, osservatorio del franchising specializzato nelle locazioni. L’esposizione sembra aver salvato il capoluogo meneghino, colpito, come il resto d’Italia, da un calo degli affitti del 20 per cento negli ultimi cinque anni. I dati della Camera di Commercio di Milano confermano la ripresa nel secondo semestre del 2014: nel capoluogo lombardo le compravendite sono aumentate del 5,7 per cento, a fronte del 2,2 di media italiana.

EXPO-2015-APARTMENTS-IN-MILAN

Durante i sei mesi della manifestazione, sono previsti circa 21 milioni di visitatori, dei quali almeno il 30 per cento stranieri, con una affluenza giornaliera media di 160 mila persone. La ricettività disponibile su Milano sarà di circa 500.000 mila posti letto. Solo il personale che lavorerà all’evento, proveniente da 160 paesi partecipanti, 60 aziende e 10 organizzazioni internazionali, toccherà le 36 mila presenze tra lavoratori e volontari. L’aumento esponenziale della domanda di posti letto è già cominciata. I più gettonati sono i mono e i bilocali, già arredati, soprattutto nelle zone centrali e in quelle ben servite dai mezzi pubblici.

Ogni giorno sorgono agenzie e siti internet che offrono diverse soluzioni per soggiornare a Milano durante Expo. È sufficiente spulciare tra gli annunci di questi siti per constatare la portata dei rincari. Ad esempio un bilocale di 40 metri quadri in Via Filippino degli Organi, in zona Porta Romana, con 2+1 posti letto, è affittato a 85 euro a notte a marzo. Lo stesso bilocale è affittato a 120 euro a notte a maggio. Un bilocale di 50 metri quadri in via Padova, sempre con 2+1 posti letto, può essere preso in affitto per 90 euro a notte a marzo, ma il prezzo sale a 130 euro per notte a maggio. Un bilocale di 65 metri quadri in via Marco Aurelio, laterale di Viale Monza, con 2+2 posti letto, passa da un prezzo base di 110 euro al giorno nel mese di marzo a 150 euro al giorno dopo il primo maggio. L’aumento in media è di 40 euro a notte. “Rispetto a un periodo di bassa-media stagione, abbiamo registrato un aumento rispetto al prezzo base dal 15 fino al 25-30 per cento” conferma Stefano Tocci, responsabile marketing di The Best Rent, un sito che offre per l’appunto appartamenti nel centro di Milano e vicini ai luoghi dell’esposizione.

Associazioni quali Cittadinanzattiva e Federconsumatori Lombardia denunciano aumenti spropositati, dai 100 euro in più ma anche fino al triplo del prezzo base nei mesi precedenti Expo. Il Comune di Milano è corso ai ripari e ha sottoscritto il «Patto per Expo», con i rappresentanti delle principali Associazioni di categoria, dei Distretti Urbani del Commercio e di 17 Associazioni dei Consumatori. Il documento impegna a garantire e monitorare la qualità dei servizi erogati nei vari ambiti: dai menù turistici con prezzi chiari, trasparenti e multilingue, alla vendita, dalla grande distribuzione alle attività artigianali, nel rispetto delle culture e delle diverse etnie dei visitatori.

Alessia Albertin