cucina-americanaIl cibo americano non è solo junk food, cibo spazzatura. Parte da questo mito – da sfatare – l’incontro a Palazzo Reale “Is America a cooking star?”, organizzato nell’ambito di Bookcity, la manifestazione dedicata alla lettura e al libro. Ospiti dell’evento il console americano a Milano Kyle Scott e Laurel Evans, autrice di successo di ricette culinarie. Entrambi statunitensi, entrambi amanti della cucina italiana. Ma anche di quella del proprio Paese. “Il cibo italiano è incredibile, ma mi manca la varietà del cibo americano”, esordisce il console.

“Una volta arrivata in Italia – racconta Evans – ho cominciato a sperimentare la cucina locale, come il famoso risotto alla milanese. Poi ho sentito la nostalgia del cibo della mia infanzia: agli amici che invitavo a cena ho cominciato a sottoporre macaroni and cheese e brownie, pensando che non avrebbero apprezzato. E invece sì”. È a partire da questa piacevole scoperta che nasce il suo primo libro, “Buon appetito America”. “L’incontro con la cultura italiana mi hanno fatto capire quanto poco conosciuta e malamente imitata fosse la cultura gastronomica statunitense”, conclude Evans.

È proprio per rovesciare questo stereotipo che nel corso degli ultimi anni sono nate realtà come California Bakery, catena gastronomica che nella sola Milano conta nove punti vendita e 200 dipendenti. Cheesecake e bagel sono i suoi piatti forti, e per chi volesse imparare a prepararli i fondatori Marco D’Arrigo e Caroline Denti organizzano anche corsi di cucina. Il segreto del loro successo? L’energia positiva dell’amore. “Se i miei cuochi arrivano al lavoro arrabbiati, dò loro un giorno di ferie”, racconta Caroline. “Perché la torta della nonna è sempre la più buona? Perché fatta con amore”.

In vista del 2015, anno dell’Expo ma anche dei vent’anni di California Bakery, sono in cantiere grandi progetti. Per ora Caroline non vuole rivelare nulla. Tuttavia assicura: “Sarà un bel momento per tutti”.

Giorgia Wizemann e Davide Gangale