marocchino arrestato“Andranno chiariti i movimenti di Touil in Italia”. Così il ministro Angelino Alfano durante l’informativa urgente del 21 maggio alla Camera sull’arresto del cittadino marocchino, accusato di essere uno degli attentatori al museo del Bardo a Tunisi. “Prima della strage del Bardo, Touil non era considerato a rischio di terrorismo né dalla polizia tunisina né da quella italiana», ha riferito il capo del Viminale.

Touil era arrivato in Italia su un barcone a febbraio, aveva ricevuto un decreto di espulsione ed era poi ripartito per la Tunisia per compiere – riferiscono le autorità tunisine – l’attentato del 18 marzo. Secondo le indiscrezioni emerse dall’inchiesta, quel giorno avrebbe incontrato a Tunisi i due terroristi poi uccisi dalle forze speciali e con loro si sarebbe poi diretto verso il Bardo. “Abdel è innocente. Quel giorno era a scuola”, lo difende la famiglia, mostrando alla polizia i suoi quaderni di appunti, datati marzo e aprile.

“L’Italia è rimasta il paese affittacamere per i clandestini. Il ministro Alfano si dimetta”, ha dichiarato il leader della Lega, Matteo Salvini. “E’ l’ennesima pessima figura: a venti chilometri da Expo c’era un presunto terrorista”. La risposta del viceministro dell’Interno, Filippo Bubbico, non si è fatta attendere. “L’arresto di Milano – ha detto – mette in evidenza l’approccio propagandistico della politica di Salvini. Questo successo investigativo dimostra che i risultati arrivano”.

Angelica D’Errico