“Io seguo il principio ‘un culo una sedia’. Se vincerò in Lombardia, lascerò la carica di segretario della Lega Nord”. Così a Tgcom24 Roberto Maroni, candidato del centrodestra alla presidenza della Regione Lombardia. “Se diventerò governatore, ci sarà un congresso della Lega che eleggerà il nuovo segretario. Abbiamo tanti giovani capaci”.
Maroni si dice avanti nei sondaggi: “I numeri che ho dicono che in Lombardia la coalizione da me guidata è 3-4 punti avanti sulla sinistra. Il consenso della Lega Nord aumenta”. E spiega la scelta di accordarsi con il Pdl: “Non è un ritorno all’antico, ma un ritorno al futuro. La gente ha capito che con questo accordo vinciamo. In caso di successo, arriveranno 16 miliardi di euro in più ogni anno in Lombardia attraverso il 75 per cento di tasse da trattenere in regione. Sono soldi nostri ed è giusto tenerseli, serviranno a aiutare imprese e famiglie”.
Maroni sa che, in caso di successo alle elezioni regionali del 24 e del 25 febbraio, lo attende una sfida intensa: “Il presidente della Regione è una cosa impegnativa. Il progetto di unificare quattro regioni del Nord è ambizioso e richiede un impegno totale. Ma voglio essere il governatore di tutti i lombardi”. Infine, una battuta sul possibile vicepresidente: “Aspetto che il Pdl lo indichi. Però ho sentito nomi che mi piacciono. Mariastella Gelmini e Alessandro Cattaneo (sindaco di Pavia) sarebbero ottime scelte”.
Francesco Paolo Giordano