Il taxi non vi soddisfa? Siete stufi di aspettarlo all’infinito e magari non vi va a genio il conducente? A Milano, a partire da questa settimana, arriva una grossa novità: Uber, un servizio di taxi di lusso prenotabile tramite un’app per smartphone. Grazie all’app (disponibile per iPhone e Android), è possibile verificare dove si trova l’auto più vicina, quindi contattare direttamente il conducente e informarsi sul costo della corsa, che viene addebitato direttamente sulla carta di credito.

Il servizio è nato nel 2009 a San Francisco e si è diffuso in 25 città di tutto il mondo, tra cui Los Angeles, New York, Londra e Parigi. Costa più di un taxi: il prezzo di una corsa dai Navigli alla Stazione Centrale si attesta sui 30 euro (il doppio del prezzo esatto da un taxi). Una corsa base di Uber parte da 5 euro e poi vanno aggiunti 1,70 o 0,75 euro a chilometro a seconda della velocità, mentre un taxi costa invece 3,20 più un euro a chilometro. Dalla sua, Uber utilizza solo berline (Mercedes Classe E o S, BMW Serie 5 o 7, Audi A6 o A8) con meno di cinque anni e sceglie i suoi conducenti non solo sulla base della loro conoscenza delle strade cittadine, ma soprattutto sulla base della loro disponibilità e cortesia. È prevista, a fine corsa, la possibilità di valutare il comportamento del conducente.

Le berline Uber possono percorrere le corsie preferenziali, destinate al servizio pubblico e sono molto più vantaggiose rispetto alle auto a noleggio: rispetto a queste, il risparmio è almeno del 50%.

La preoccupazione adesso è dei tassisti: le richieste dei clienti caleranno per via della nuova concorrenza? Uber pensa di no: il loro servizio è destinato ad una clientela più elevata. Se l’esperimento di Milano dovesse avere successo, Uber è pronta a estendere il servizio anche a Roma, Firenze e Torino.

Francesco Paolo Giordano