Dalla carta alla strada. Lunedì 19 gennaio, con la posa della segnaletica, è iniziata la realizzazione della nuova metropolitana di Milano, la M4. L’inizio dei lavori, che indicativamente si concluderanno nel 2022, ha portato con se anche i primi disagi per i cittadini.
I primi cantieri ad aprire sono quelli situati nella zona est della città. Nello specifico i lavori mirano a realizzare quattro stazioni: Tricolore, Dateo, Susa e Argonne. La prima fase dell’opera prevede la messa in sicurezza dei cantieri e l’eventuale bonifica di ordigni inesplosi.
La zona con più inconvenienti è quella di corso Concordia. Secondo i tecnici del Comune, la carreggiata principale verrà chiusa al traffico mentre rimarranno aperte le due strade laterali per auto e autobus. I lavori toccheranno anche viale Piave e via Kramer, dove trenta dei cinquanta alberi secolari verranno abbattuti per permettere la realizzazione della stazione di Tricolore. I lavori per la stazione Dateo porteranno invece alla totale chiusura di via Nullo. Corso Plebisciti invece verrà ridotto ma non chiuso, almeno fino all’estate 2015. La stazione di Susa, realizzata sotto viale Argonne, andrà da piazzale Susa fino a via Sighele. Per il momento però non sono previsti cambiamenti nella mobilità, se non una rimodulazione dei posti auto.
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A febbraio cominceranno anche i lavori nel lato est della città. Nello specifico si inizierà a costruire il tratto che va da Parco Solari fino al termine della tratta a San Cristoforo. La realizzazione delle stazioni della zona centrale da Parco Solari fino a Tricolore, verrà invece rimandata all’autunno, quando finirà la kermesse dell’Expo.
L’inizio dei lavori comporta anche le prime proteste da parte dei residenti. Mentre molti cittadini partecipano alle assemblee informative del comune, altri si sono ritrovati al Parco Solari per dire no all’abbattimento di circa 100 piante secolari, con relativa petizione online che ha già raggiunto più di 3 mila firme.
Alberto Bellotto