La rosa, simbolo della Milanesiana, che cambia colore ogni anno

La rosa, simbolo del Festival, che cambia colore ogni anno

Manie e ossessioni. Per la sedicesima edizione della Milanesiana, Elisabetta Sgarbi, la fondatrice, sorella di Vittorio e direttrice editoriale di Bompiani, sceglie di mettere al centro i tormenti e le derive dell’animo umano. E fa quindi tingere di rosso e di nero la rosa simbolo della manifestazione: un festival dedicato alla letteratura, alla musica e, più in generale, alla cultura. Partito il 22 giugno, l’evento andrà avanti fino al 19 luglio e vedrà la partecipazione di oltre 160 ospiti provenienti da quindici Paesi diversi.

I numeri della Milanesiana
Il calendario è fitto, articolato in più di 50 appuntamenti. Gli aperitivi con gli autori, tanto per iniziare. Che costituiscono il focus del primo blocco di iniziative, fino al 27 giugno. A cui vanno aggiunti anche quattro mostre, sette appuntamenti teatrali (di cui tre anteprime) con sei registi e 21 concerti. Eventi tutti gratuiti, almeno fino a esaurimento posti, tranne il concerto al teatro Dal Verme di Franco Battiato del 23 giugno, che però è già esaurito.

Wole Soyinka, Premio Nobel per la letteratura nel 1986

Wole Soyinka, Premio Nobel per la letteratura nel 1986

L’attesa per gli autori internazionali
Tra i tanti ospiti, i più attesi sono sicuramente gli scrittori, meglio se d’oltreoceano. Dai Premi Nobel per la letteratura Wole Soyinka (27 giugno) e John Coetzee (4 luglio) al Pulitzer Michael Cunningham (7 luglio). Fino ad arrivare agli italianissimi Umberto Eco (il 26 giugno) e Paolo Giordano (24 e 25 giugno), vincitori del Premio Strega rispettivamente nel 1981 e nel 2008.

 

Andrea Cominetti