“L’impatto ambientale sarà devastante”. Da questa denuncia parte la battaglia di associazioni e comitati di cittadini milanesi che si stanno battendo contro il piano della “Via d’acqua”. Un canale di 4,4 km in lavorazione per Expo 2015 che collegherà la fiera di Rho-Pero con la Darsena. L’opera che passerà per quattro parchi – il parco Pertini, il parco di Trenno, il Bosco in città e il parco delle Cave – rischia però, secondo le associazioni di abitanti dei quartieri della zona Ovest di Milano, di sconvolgerne l’identità.
Per un costo che si aggira sui 70 milioni di euro, l’opera è considerata dall’organizzazione di Expo e dal Comune di Milano “strategica”. “Un canale già pronto esiste già e non c’è bisogno di scavarne un altro” chiariscono però i cittadini che compongono il comitato “Cambia canale”. La proposta alternativa messa sul tavolo di lavoro e sostenuta anche dal Politecnico della città prevede infatti di sfruttare le tombinature e i canali in cemento costruiti nel 1994 nel Parco delle Cave e mai utilizzati. “Per di più – aggiungono – la capienza dell’opera idrica ideata dall’organizzazione di Expo è nettamente inferiore rispetto a quella realizzata 20 anni fa”.
Il disagio dei cittadini nasce appunto dal rischio di cementificazione di importanti aree verdi come il Boschetto e il Parco delle Cave ricchi di testimonianze storiche e che nel 2003 hanno ricevuto il conferimento del titolo di “Tesori del mondo/Unesco”. Giovedì 16 febbraio c’è stata una riunione negli uffici della sede di Expo tra le parti in causa che avrebbe dovuto mettere il punto alla questione: o andare avanti con il piano ufficiale e quindi passare a ovest del Parco del Cave, continuando a scavare un nuovo canale, oppure abbracciare la possibilità di creare la “Via d’Acqua” lungo il lato est, sfruttando il sistema di corsi d’acqua già esistenti.
La conclusione è stata la concessione di ulteriori due mesi. Anche se da Expo fanno saper che i tempi sono scaduti, c’è stata un’apertura, con l’approvazione del Comune, ad ascoltare il piano alternativo di “Cambia Canale”. “Proveremo con convinzione a giocarcela”, hanno commentato dal comitato.
Andrea Zitelli