Più di 22 mila domande, meno di mille assegnazioni all’anno e oltre 5 mila case sfitte: sono questi i numeri dell’emergenza casa a Milano. Abitazioni che rimangono vuote per ritardi nelle procedure di assegnazione e perché ad Aler, che gestisce il patrimonio immobiliare della regione, mancano i soldi per ristrutturarle. E anche per gestirle, visto che a settembre 2013 il commissario di Aler Gian Valerio Lombardi ha rivelato un buco nel bilancio di 207 milioni di euro, 120 milioni solo per la città. Il deficit sarebbe determinato dall’alto tasso di morosità degli inquilini – 6 su 10 sono inadempienti – ma anche da politiche di gestione sbagliate.
La fame di case è alimentata anche da chi non riesce a rimanere nel settore privato, dove spesso gli affitti sono insostenibili. A ottobre 2013 il prezzo medio di un appartamento a Milano è di 1.050 euro, spese condominiali a parte. (Dati Immobiliare.it). Troppo costoso per molti, che spesso, complici la crisi e la perdita del lavoro, si ritrovano a occupare abusivamente l’appartamento che avevano preso in affitto, non potendo più pagare.
In Italia sono circa 68 mila le famiglie che nel 2012 si sono viste recapitare un avviso di sfratto: capofila è proprio la Lombardia, con 4.844 sfratti eseguiti e oltre 35 mila richieste di esecuzione (pari al 29,2% del totale nazionale). Nel 2012 a Milano le sentenze sono state quasi 5.000. Significa che una famiglia su 378 si trova in strada senza alcuna garanzia di ottenere un alloggio popolare in tempi brevi. “La lista d’attesa è anche di 10 anni”, conferma Irene Manera del Sicet, Sindacato inquilini casa e territorio.
“La situazione non è più sostenibile – prosegue – perché da troppi anni manca in Italia una politica abitativa nazionale. E la colpa non è tutta della crisi. Con la legge 431 del 1998, che ha di fatto reso libero il mercato degli affitti, il prezzo delle locazioni è cresciuto, senza che di pari passo fossero garantite le fasce più deboli.” Per tenere alta l’attenzione, il 23 novembre 2013 i sindacati degli inquilini Sicet, Sunia e Unione inquilini manifesteranno da Piazzale Cadorna a Palazzo Marino. “All’amministrazione chiediamo la costituzione del Fondo per l’incremento della residenza a canone sociale e il rapido e il pieno e rapido utilizzo dei 5 mila alloggi sfitti”.
Ma uno spiraglio potrebbe arrivare da Aler: “Ci sono lavori in corso: stiamo partecipando a un bando per ottenere dalla Regione fondi per ristrutturare mille alloggi fra Milano e Provincia”, spiega Claudia Caselli, dell’ufficio Stampa dell’azienda.
Alexis Paparo