Era stato fermato alla stazione di Cadorna per un controllo di routine, quelli che ogni giorno vengono effettuati per combattere la piccola criminalità. Ma alla fine si è scoperto che sull’uomo pendeva un mandato di arresto internazionale. Secondo le autorità algerine, l’uomo sarebbe un terrorista e avrebbe fatto parte dell’Isis. Adesso Yassine Chouial, 37 anni, si sta preparando per l’estradizione. Fra meno di due settimane, tornerà in Algeria dove lo aspetta il carcere.

La vicenda – È iniziato tutto il 29 agosto, nel tardo pomeriggio. Chouial si trovava nella stazione della metro a Cadorna, dove ha visto da lontano gli agenti della Polmetro. Non è servito a nulla allontanarsi. Il cambio di direzione improvviso e il modo in cui se ne è andato di fretta non appena ha visto gli agenti hanno insospettito le forze di sicurezza. Lì è scattato il controllo.
Visibilmente alterato, l’uomo ha fatto resistenza. A un certo punto, avrebbe urlato più volte «Allah Akhbar» , frugando nello zaino. Non ha fatto in tempo a tirare fuori il coltello lungo 12 centimetri, che poi è stato trovato dalla polizia. Chouial, che non aveva documenti con sé, è stato portato subito in Questura per essere identificato. 

Il mandato di arresto – Alla Digos l’uomo non ha provato a mentire, dando subito il proprio vero nome. Un veloce controllo sui database, poi subito la scoperta: un mandato di arresto internazionale emesso dall’Interpol. L’Algeria, il suo Paese d’origine, lo cerca da tempo: secondo le autorità di Algeri, avrebbe fatto parte dello Stato Islamico sin dal 2015, quando si è unito alle milizie in Siria. Nello stesso mandato è stato specificato che l’uomo avrebbe anche mantenuto i contatti con altri membri dell’Isis tramite la piattaforma di messaggistica Telegram.

L’estradizione – I documenti per l’estradizione, tuttavia, non sono arrivati in tempo. Scaduti i 40 giorni, dunque, è stato portato in un centro di permanenza per il rimpatrio (Cpr). Non appena le autorità algerine hanno consegnato tutto il necessario per completare il procedimento, l’uomo è stato trasferito nel carcere milanese di San Vittore.
Alla fine l’ultimo passaggio del lungo procedimento, cioè la sentenza in appello. Solo adesso, infatti, è stata confermata l’estradizione. Chouial tornerà in Algeria già il 22 novembre. Non sono valse nulla le smentite dell’uomo, che alla Procura ha detto di non fare parte del gruppo terroristico e di essere semplicemente un uomo in cerca di sbarcare il lunario come venditore ambulante.