Gli avanzi vengono serviti a tavola. Nella mattinata di oggi, 22 febbraio, ha aperto a Milano un nuovo ristorante. Non ha la cucina, la sedie o il bancone ma è costruito su una rete di solidarietà che collega diverse associazioni sul territorio. Si tratta di Ristorante Solidale, un progetto lanciato da Just Eat, Caritas Ambrosiana, Pony Zero e Comune di Milano.
I fattorini – L’obiettivo è ridurre il cibo che finisce nella spazzatura. I ristoranti che aderiscono a questa iniziativa si impegnano a consegnare i loro avanzi a Pony Zero, un servizio di consegna con fattorini che si muovono solo in bicicletta. I pacchi di cibo viaggeranno quindi su due ruote per arrivare in diverse comunità di Milano scelte con l’aiuto della Caritas.
Dal Giappone al Brasile – Il menù dipende dai ristoranti che scelgono di partecipare al progetto. Al momento sono otto e vanno dal giapponese Kombu al brasiliano Lapa Milano, passando all’Humbergheria di Eataly fino al nordico Mangiapolenta. Le prime tre comunità che potranno usufruire di questo servizio si trovano tutte in via Consolini, accanto al Cimitero Maggiore. Si tratta di un centro per minori e due case di accoglienza, una per adolescenti con disturbi psichici e una per malati di Aids.
Il Food Sustainability Index – Lo spreco di cibo è un problema che coinvolge tutto il mondo, ma gli esempi positivi ci sono. All’inizio di febbraio il Barilla Center for Food&Nutrion, fondazione legata alla multinazionale italiana, e The Economist Intelligence Unit, centro di studi della rivista The Economist, hanno presentato un ricerca condotta su questo tema. Analizzando le abitudini alimentari di 25 Paesi sono riusciti a stilare il Food Sustainability Index, un indice che identifica in base a diversi valori quanto uno Stato sia sostenibile dal punto di vista alimentare. I parametri che vengono incrociati sono diversi e vanno dalle politiche sugli sprechi fino alla quantità di cibo buttata da aziende e persone. Sul podio dei più virtuosi Francia, Giappone e Canada.
In Italia buttiamo 110,5 kg di cibo all’anno – L’Italia non brilla, ma può migliore. Nella classifica generale il nostro Paese arriva al sesto posto ma ottiene il massimo del punteggio in una sezione che fa ben sperare per il futuro: “Politiche messe in campo per rispondere allo spreco di cibo”. Questo risultato è stato raggiunto anche grazie ad una legge del 2016 che incentiva le aziende a donare gli alimenti in avanzo a chi ne ha bisogno, esattamente come succede per i ristoranti coinvolti nel progetto Ristorante Solidale. La posizione in classifica scende al nono posto quando si parla di spreco domestico: ogni italiano butta nel cestino 110,5 kg di cibo all’anno.