Meningite fulminante. Flavia Roncalli è morta martedì mattina alle nove all’ospedale Niguarda di Milano, dove due ore prima era arrivata con i sintomi di quella che sembrava una gastroenterite. Gli esami approfonditi svolti il 30 novembre, il giorno dopo la morte, ne hanno stabilito la causa: meningococco. È il secondo caso in quattro mesi che coinvolge giovani studenti di Milano.

Flavia Roncalli

Flavia Roncalli

Di origine napoletana e studentessa di Chimica alla Statale, Flavia Roncalli frequentava lo stesso corso della coetanea Alessandra Covezzi, una dottoranda ferrarese vittima anche lei della meningite lo scorso luglio. Una coincidenza che al momento sembra casuale. Ma che allarma l’università milanese e il dipartimento di via Golgi, dove le due ragazze studiavano. La Statale ha subito avviato le procedure di profilassi, che sono cominciate la mattina del 1 dicembre.

La profilassi riguarda soprattutto gli ambienti interni dell’ateneo di via Golgi frequentati dalle due ragazze, aree che erano già state sottoposte alla procedura dopo la morte di Alessandra. Un lavoro che spetta alla Ats Metropolitana, la ex Asl, e coinvolge anche le persone con cui Flavia è entrata in contatto nelle ultime settimane. Per tutti sarà obbligatorio prendere un antibiotico a scopo precauzionale per un periodo di dieci giorni.

La Statale è in lutto per Flavia, ma anche preoccupata e intenzionata a capire se ci sia un legame tra questi due casi di meningite, avvenuti nello stesso ambiente ma a distanza di circa quattro mesi uno dall’altro. Un contagio del batterio che provoca la meningite avviene di solito all’interno di un periodo che non supera i dieci giorni. Per questo motivo, secondo i medici, un legame diretto tra le due morti è poco probabile. Ma la Statale ha affidato all’Ats tutti gli approfondimenti possibili per confrontare i tipi di batteri che hanno ucciso Flavia e Alessandra, capire se hanno avuto la stessa origine e individuarne il tipo.