minori-ansaIl primo braccialetto elettronico milanese sarebbe già al polso dell’ex tastierista dei Modà. È lui, secondo quanto riporta il Corriere della Sera, l’uomo finito ai domiciliari martedì 14 gennaio con l’accusa di molestie sessuali su minori, ragazzini dell’oratorio. Quello che l’uomo frequentava in qualità di educatore-animatore.

Il quarantenne insegnava chitarra ai giovani della parrocchia, nell’hinterland milanese, dove era cresciuto. Tra di loro, quattro di età compresa tra i 13 e i 16 anni avrebbero subito violenze: quattro, tutte consumate fuori dalla struttura. Risalirebbero al 2011, ma le denunce sono arrivate solo nel 2013, partite dal racconto di una madre che si era ritrovata all’improvviso in casa un figlio nervoso e che, dopo la rivelazione, si era confrontata con i genitori di alcuni amici del giovane. In breve erano emerse le stesse drammatiche testimonianze.

Nell’ordinanza di arresto c’è scritto che le presunte molestie erano mascherate da massaggi o da ”penitenza” nell’ambito di giochi che l’uomo faceva insieme ai ragazzini. Testimonianze incrociate e una serie di intercettazioni hanno fatto scattare l’arresto del presunto pedofilo, già da qualche tempo allontanato dall’oratorio. Per il Corriere, si tratta dell’ex tastierista dei Modà, dal 2005 passato dietro il palco come fonico del gruppo. Proprio in parrocchia aveva fondato insieme al leader Kekko una tra le più amate band rock-pop italiane. Sarebbe lui uno dei pochi in Italia a portare ora il braccialetto elettronico come misura cautelare. Nonostante questo strumento sia operativo da quasi 10 anni, infatti, finora l’uso è rimasto fermo al 2%, per un totale di 55 sui 2 mila a disposizione dell’autorità giudiziaria.

Giuliana Gambuzza