Il giocattolo? Me lo costruisco da solo! A Milano per questo Natale 2023 c’è sempre di più la tendenza a creare da zero un gioco che rispecchi i propri gusti personali e i propri desideri. A rendere concreta e appetibile questa moda sono le grandi catene di negozi che mettono a disposizione interi stand in cui è possibile costruire bambole di plastica o peluche di varie forme e dimensioni. «Ho preso questa bambola per mia nipote- racconta una signora appena uscita da un negozio in centro città- le ho fatto mettere un vestito giallo, il suo colore preferito, e poi degli accessori da mare». Fuori da un altro store, invece, un signore dice di aver comprato e “costruito” un orso per suo figlio che ha 7 anni perchè « quello vecchio gli si era rotto qualche mese fa». Se questa è una tendenza in crescita, sono sempre i giochi tradizionali ad avere comunque la meglio sul mercato. In qualunque punto vendita si trovano intere aree dedicate alle Barbie, spinte anche dall’enorme successo del recente film. Non mancano poi sezioni dedicate a Harry Potter e ai Pokémon che accontentano grandi e piccini, maschi e femmine.

I ritorni- Con l’era dei social e di internet, stupisce quasi vedere ritornare di moda certi giochi. Quest’anno è la volta del karaoke che ha cercato di rinnovarsi introducendo nuove funzioni bluetooth e wi-fi e un trasportino stile valigia per portarlo comodamente in tutte le serate tra amici. A essere però più proibitivo è il prezzo: indipendentemente dalla marca, ci vogliono almeno 250 euro.

L’elettronica – Da un po’ di anni ormai è confermata la tendenza ad avere giochi sempre più elettronici. All’ingresso di vari negozi si viene accolti da dimostrazioni di aerei o droni telecomandati e macchine elettriche. Tra gli scaffali non mancano pupazzi parlanti e anche una versione rinnovata di “Emiglio”, l’iconico robottino che ha fatto impazzire la generazione di bambini anni ’90. Sempre più presenti anche i tablet per bambini con cui possono avere un primo contatto con le tecnologie più complesse, guardare video e disegnare.

I giochi da tavolo – Categoria a parte che si potrebbe definire “sempreverde” sono i giochi da tavolo. Dopo il boom di vendite durante gli anni della pandemia dove tra le famiglie spopolavano, il leggero calo di vendite complessive non ha comunque scalfito l’attrattiva dei giochi di società: accontentano tutte le età e consentono di passare facilmente una serata in casa. Anche questa categoria si è in parte rinnovata. Dopo il fenomeno delle Escape Room (giochi di intelligenza a gruppi dove si risolvono enigmi per poter uscire da una stanza chiusa entro 60 minuti), i produttori di giocattoli le hanno fatte diventare giochi in scatola dove, tramite suoni, carte e oggetti, è la stanza di casa a diventare il luogo da cui evadere entro un’ora. Anche il Monopoly che esiste in Italia dal 1936 continua a innovarsi con versione nuove e regole aggiornate. A Milano si trovano l’edizione “Mega Milano” con le strade della città, l’edizione “Lombardia” e, per chi non ama pagare i contanti, la versione con carte e pos.

La crisi del settore – Il settore dei giocattoli, dopo la grande crescita negli anni della pandemia, sta conoscendo nel complesso un periodo di crisi. Emblema di questa statistica è la Hasbro, società quasi centeneria produttrice di giochi, che il 12 dicembre ha comunicato l’intenzione di licenziare circa 1100 dipendenti.