Il prefetto di Milano Tronca ha ordinato la precettazione dello sciopero del trasporto pubblico fissato per venerdì 15 maggio. Una decisione che ha trovato d'accordo il sindaco Giuliano Pisapia.

Il prefetto di Milano Tronca ha ordinato la precettazione dello sciopero del trasporto pubblico fissato per venerdì 15 maggio. Una decisione che ha trovato d’accordo il sindaco Giuliano Pisapia.

Il rischio era la paralisi della città, in pieno Expo. Ma venerdì invece i mezzi pubblici dovrebbero funzionare regolarmente.

Il prefetto di Milano, Francesco Paolo Tronca ha precettato i dipendenti dell’Atm, l’azienda del trasporto pubblico milanese, che quindi il 15 maggio non dovrebbero aderire allo sciopero nazionale del trasporto pubblico indetto dall’Unione Sindacale di Base (Usb).

Una decisione presa, «per evitare disagi alla mobilità della cittadinanza – si legge nel comunicato della Prefettura – in una giornata che peraltro risulta particolarmente sensibile per l’affluenza di visitatori all’Expo».

La decisione della Prefettura è arrivata al termine di una lunga – e infruttuosa – giornata di trattative con i sindacati, che a livello nazionale contestano al Governo oltre al Jobs Act, il mancato rinnovo del contratto nazionale del trasporto pubblico locale, atteso ormai da otto anni. Una contesa che non aveva lasciato indifferente il sindaco di Milano Giuliano Pisapia, diviso tra la preoccupazione per le possibili conseguenze di un’astensione dei dipendenti Atm sulla città e la difesa del diritto allo sciopero.

«Lo sciopero è un diritto e il prefetto di Milano – aveva detto il sindaco qualche ora prima – valuterà la situazione e prenderà le sue decisioni. Ma è chiaro che quando c’è uno sciopero durante un evento come Expo c’è preoccupazione, anche se la maggior parte delle sigle sindacali non aderisce».

Il provvedimento della Prefettura arriva in un momento particolare per la città, giunta ormai alla seconda settimana di Expo. L’esposizione universale sta raccogliendo un grande successo di visitatori e di critica, malgrado l’inaugurazione dell’evento sia avvenuta senza avere terminato tutti i lavori.

Dal primo maggio, giorno dell’apertura ufficiale della manifestazione, sono stati venduti più di 11 milioni di biglietti, di cui 100.000 serali al prezzo di cinque euro. A tal proposito, per incoraggiare l’afflusso di visitatori dopo le 19, l’amministratore delegato di Expo Giuseppe Sala sta valutando di prolungare l’orario di apertura fino a mezzanotte.

Un’idea che Sala intende accompagna con l’apertura di un nuovo parcheggio per 800 moto al di fuori dell’area dell’esposizione, a cui aggiungere i 20.000 posti auto già esistenti, suddivisi tra Rho ed Arese. E i primi di giugno arriveranno all’Expo anche il capo dello Stato e il Presidente del Consiglio: Matteo Renzi arriverà il 2 giugno, giorno della festa della Repubblica, Sergio Mattarella il 5.

Roberto Bordi