Numeri e luoghi – Più di 1300 eventi sparsi per la città, dal 4 al 9 aprile: riparte a Milano il Fuorisalone, il tradizionale appuntamento per le eccellenze del design internazionale, nato come evento collaterale al Salone del mobile di Rho, è diventato negli ultimi anni una manifestazione diffusa in tutta la città con una grande partecipazione di pubblico. Tre sono le zone principali che calamitano il maggior numero di eventi la zona di Tortona, a sud-ovest, il quartiere di Brera e la zona Ventura-Lambrate-Centrale. A questi si aggiungono altri luoghi specifici: porta Venezia, Sant’Ambrogio e Superstudio più.

Uno dei luoghi più spettacolari resta l’Università Statale, che ogni anno ospita nei suoi chiostri quattrocenteschi installazioni d’arredamento o abitative da sperimentare, strutture scenografiche da attraversare e giochi di luce stroboscopici: il pubblico entra e si aggira tra le installazioni come in un paese delle meraviglie carrolliano, chiedendosi come sarebbe possibile nella realtà potersi sedere su certe sedie dalla superficie puntellata o abitare certi spazi a prima vista realizzati sotto l’effetto di lsd.

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Una delle installazioni ospitate nel cortile principale dell’Università Statale in occasione del Fuorisalone 2016

Case da sogno – Ma è ormai risaputo che al salone del design e del mobile non si chiedono soluzioni reali, spazi abitabili, stanze luminose e librerie resistenti. Al Fuorisalone il pubblico chiede invece di farlo vivere, per una settimana, in un sogno, in ambienti dai colori e dalle geometrie che affascinano nei primi tre minuti di permanenza, e spesso provocano nausea al quarto. Sogno a cui neppure l’Ikea si sottrae, che a Ventura-Lambrate organizza il festival «Let’s make room for life», con installazioni, interviste, workshop, ma anche musica e divertimento.

La corsa al cibo – Elemento indispensabile per questa settimana di fantasticherie e sogni ad occhi aperti, che negli anni ha creato il successo del Fuorisalone, è il cibo gratis. Molti dei più di 1300 eventi che animano i 6 giorni milanesi offrono infatti aperitivi di inaugurazioni o distribuzioni gratuite di prodotti sponsorizzati. Orde di studenti e colletti bianchi per una settimana escono da rispettivi università e uffici e si dedicano a un’agonistica corsa alla tartina e alla maratona per l’ultimo flute di champagne.

Ma trovare cibo gratis non è sempre facile, almeno se non si sa dove cercare. Consiglio d’obbligo è quello di leggersi attentamente il programma: da questo è possibile capire dove si svolgeranno le inaugurazioni, che sono i momenti in cui è più facile trovare assaggini, e recarsi quindi a questi eventi mirati. Un’appuntamento importante è l’aperitivo del 6 aprile presso Snaidero Misura Casa (via De Amicis 12): nello showroom dell’azienda saranno presentate due novità della collezione dell’azienda e si potrà mangiare e bere a volontà.

Benedetti sponsor – È bene avere un’attenzione particolare per gli eventi sponsorizzati da marchi di alimentari o alcolici: caffè, birre in primis. Uno sponsor importante di solito è la garanzia di distribuzione dei propri prodotti senza limiti di consumazioni, dettaglio importante se si parla di birra, forse meno attraente nel caso dei caffè. A Lambrate sarà possibile assaggiare le birre di Orma Bianca, sul food track del brand di valorizzazione territoriale «Brianza che nutre». Nella notte del primo giorno di Fuorisalone, il 6 aprile, Heineken organizzerà presso «11Clubroom» una serata ad ingresso gratuito.

Ricerche non pianificate – L’altra tecnica è quella di girovagare nei quartieri in cui si svolgono il maggior numero di eventi e sperare di trovare sul tracciato dei punti di ristoro, di solito in questo caso gallerie o studi di architettura o arredamento che offrono il tipico catering da cerimonia. Non si può cenare ma, prevedendo un percorso a tappe e non lasciandosi scoraggiare dal fatto di arrivare spesso troppo tardi, non si torna mai a casa a pancia vuota. Si suggerisce di evitare questa tecnica nel quartiere di Brera, dove gli eventi sono più sofisticati ma spesso su invito. Salvo quindi la conoscenza di un insider, è difficile abbuffarsi nel quartiere centrale della città. Molto adatto per questo genere di raccolta a strascico non pianificata è il quartiere Tortona, sempre ricco di eventi popolari, meno esclusivi e, come da programma, valorizzati dal «food and beverage». Da quest’anno ai tradizionali punti di aggregazione di eventi si aggiunge il quartiere Isola: se la recente fase di gentrificazione ha cambiato il quartiere spostando il suo volto da underground ad attrattiva hipster più altolocata, sono in molti a sperare che la necessità di “farsi conoscere” come distretto esordiente del Fuorisalone deporrà a favore dei “turisti dell’aperitivo”. Qui alcuni ristoranti apriranno le porte a installazioni e performance, tra questi «Capra e Cavoli», e una tecnica potrebbe essere quella di andare a dare un’occhiata, nella speranza che ai visitatori vengano aperte occasionalmente anche le cucine. In via Pastrengo nascerà il temporary restaurant di Leccentrico, cucina salentina già nota in città per la sede in via Festa del Perdono.

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Pasti a pagamento – Per i foodlovers che voglio spendere ci sono anche eventi dove poter sperimentare gioie del palato a pagamento: sotto la stazione centrale, nello spazio in disuso rinnovato di recente, sarà allestita una «Sea Food Mobile», una cucina galleggiante che proporrà panini di mare per tutta la durata della Design week. Altri food truck saranno presi d’assalto nel Giadino Ventura Lambrate, dove noti chef cucineranno i loro prodotti sui furgoncini : da Eugenio Roncoroni a Takeshi Iwai, da Cesare Battisti a Dario Cecchini.