SICUREZZA: A MILANO COMITATO ORDINE PUBBLICO CON ALFANOUna riunione per fare il punto dopo “i gravissimi episodi criminosi” avvenuti in città, tra cui le aggressioni al quartiere Niguarda.”La nostra idea è che se non si è liberi dalla paura, non si è liberi cittadini”, ha dichiarato il ministro dell’Interno Angelino Alfano, al termine di un comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica, che l’ha visto incontrare il sindaco Giuliano Pisapia, Alessandro Marangoni (capo vicario della Polizia), Camillo Andreana (Prefetto di Milano), Roberto Maroni (presidente della Regione Lombardia) e Guido Podestà (presidente della Provincia milanese).

Alla riunione il ministro ha illustrato la sua decisione di mandare 140 agenti in più nel capoluogo lombardo. La reazione di Pisapia non s’è fatta attendere: «A Milano ci sono più di 3 mila vigili. Abbiamo dato loro il 10 per cento in più di mezzi e un quarto in più di spesa per il carburante: non vi è una situazione di emergenza. Apprezziamo la decisione di Alfano di mettere a disposizione 140 agenti in più. Ma è importante che rimangano sul territorio e siano messi a loro disposizione i necessari mezzi».

Il comitato giunge in un momento delicato per la sicurezza a Milano. Dopo le aggressioni a colpi di piccone, la Lega ha mostrato in consiglio delle magliette con lo slogan «Clandestino è reato».  Alan Rizzi, capogruppo Pdl, ha attaccato la maggioranza: «Siete responsabili della mancanza di sicurezza, al punto che siete stati commissariati dal ministro Alfano». «Meglio stare attenti a usare le parole» ha risposto il capogruppo Pd, Lamberto Bertolé mostrando un fotomontaggio con le immagini di Pisapia e Lorenzano (Pd) sotto la scritta «Non ti verrebbe voglia di prenderli a picconate?». E tra rinnovati appelli a non strumentalizzare gli eventi e richieste di ritorno dell’esercito,  a palazzo Marino non si sta mai tranquilli.

Alessandro Minissi