Bikemi_Milano_PiazzaDuomoUna città più ecosostenibile, sana e cosmopolita, ma anche più povera e precaria. Ecco la radiografia di Milano consegnata dal 23esimo rapporto sulla qualità della vita stilato dall’osservatorio MeglioMilano di Confcommercio, Camera di Commercio e Automobile Club. Sul fronte dell’ambiente, il capoluogo lombardo ha registrato nel 2012 il miglior dato – più 5,6 punti – dal 1989, anno in cui era uscita la prima edizione dello studio. È proprio quest’indicatore a rendere il quadro complessivo meno cupo e a spingere l’indice generale a più 0,4 punti. Invece i dati economici, quelli che riguardano l’occupazione, ma anche il benessere delle famiglie, sono in calo (-0,2), in linea con la recessione che subisce tutto il Paese.

La mancata crescita, pare dunque accompagnata da una sensibilizzazione sul tema dell’ambiente, che si percepisce dagli stessi dati sulla qualità dell’aria della metropoli. Dimezzati i giorni di sforamento di biossido di azoto, inquinante derivante dalla combustione (39 anziché 81), e in forte riduzione quelli relativi al PM10 (25 in meno). Mai così basso anche il benzene, 1.80 microgrammi per metro cubo, che in passato ha sfiorato quota 8. Questo soprattutto perché si è ridotta fortemente la circolazione dei mezzi, mentre è cresciuto il numero di chi privilegia il trasporto pubblico: circa 1.7 milioni di passeggeri ogni giorno sulla rete urbana, 7.5 in più rispetto al 2011.

I milanesi vincono anche il primo premio per la raccolta differenziata. Ogni residente in città ha differenziato nel 2012 circa 120 kg di rifiuti, aggiudicando a Milano il miglior dato dal 2004. L’unica nota negativa riguarda l’acqua potabile: oltre due pozzi su dieci sono stati chiusi perché inquinati.

Meno auto immatricolate e quelle che entrano in città sono, però, allo stesso tempo segnali di crisi. Per Milano, come per tutta l’Italia, una delle urgenze rimane quella dell’occupazione, specialmente per quanto riguarda i giovani. La disoccupazione giovanile, infatti, è peggiorata fortemente segnando più 10% in un anno. E si restringe ancora il reddito medio annuo familiare, 50.874€: più basso di così, solo nel 1989.

Un apporto all’economia della città arriva anche dagli stranieri. Crescono le imprese con titolari provenienti da altri Paesi, 21.355 (erano 19.869 l’anno precedente). Ma dall’estero, sempre più, si arriva a Milano anche per turismo: aumentano infatti i visitatori che pernottano a Milano, 4.723.573 (240mila in più del 2011). Merito anche delle grandi mostre: nel 2012 più di 3 milioni i visitatori nei musei cittadini.

Anna Lesnevskaya