Alle primarie per la scelta dell'erede di Pisapia, si profila uno scontro acceso tra il candidato di Renzi Giuseppe Sala e il vice sindaco uscente Francesca Balzani.

Alle primarie del centrosinistra per la scelta dell’erede di Pisapia, si profila uno scontro acceso tra il candidato di Renzi Giuseppe Sala e il vice sindaco uscente Francesca Balzani.

Il futuro del centrosinistra milanese nelle mani di Matteo Renzi e Giuliano Pisapia. Il 2 dicembre è in programma a Palazzo Chigi un incontro tra il presidente del consiglio e il sindaco di Milano per trovare un accordo sul possibile candidato del centrosinistra alle elezioni comunali in programma la prossima primavera. Al momento, le posizioni sono distanti.

Renzi ha le idee chiare. Da tempo ha scelto il suo candidato: è Giuseppe Sala, manager che vanta una lunga esperienza nel settore pubblico e privato. L’ex commissario di Expo, dopo un lungo tira e molla, ha annunciato lo scorso 8 novembre la sua disponibilità a correre per la poltrona di sindaco di Milano. Lo ha convinto Renzi in persona, deciso ad allargare verso il centro la platea dei possibili elettori del centrosinistra.

Una strategia che però, secondo Pisapia, rischia di far perdere alla coalizione i voti della sinistra radicale e del movimento arancione, decisivi nel 2011 per la sua vittoria al ballottaggio contro Letizia Moratti. Secondo Pisapia, il candidato ideale per prenderne il posto sarebbe la vicesindaco di Milano Francesca Balzani. Un nome che, a differenza di Sala, saprebbe aggregare attorno a sè tutte le forze del centrosinistra. Al momento, i margini per una trattativa tra Renzi e Pisapia sono molto stretti. Si suppone che Sala e Balzani parteciperanno in forma separata alle primarie in una sfida all’ultimo voto. Forse, l’incontro a Palazzo Chigi servirà a decidere se il vincitore sarà appoggiato in maniera incondizionata dal candidato perdente.

Intanto, nel dibattito che sta montando a tutti i livelli nel Partito Democratico, l’unico punto fermo sono le primarie in programma all’inizio del 2016. Appuntamento finale di un lungo percorso iniziato il 7 dicembre, giorno di inizio della raccolta firme per la presentazione dei candidati.

La confusione che regna nel centrosinistra è ben descritta dal tourbillon degli altri nomi che potrebbero partecipare alle consultazioni per trovare l’erede di Pisapia. Il deputato Pd Emanuele Fiano, che aveva annunciato da tempo la sua discesa in campo, a Radio Popolare si è detto disponibile a ritirarsi in caso di candidatura di Giuseppe Sala. Mentre Pierfrancesco Majorino, assessore uscente alle politiche sociali, andrà avanti comunque forte della fiducia incassata da Sinistra italiana di Stefano Fassina e dalla Sinistra Dem.

Roberto Bordi