Nessuna chiusura anticipata per “Body Worlds”, la mostra sul corpo umano in cui sono utilizzati veri cadaveri. Tantissimi visitatori, più di 90 mila fino ad oggi, ma altrettante polemiche.

Il Comune ha deciso di tenere aperta l’esposizione, che si tiene alla Fabbrica del vapore, fino al 17 Febbraio, come da programma. Palazzo Marino ha così respinto al mittente la richiesta di Nando Dalla Chiesa, Fiorello Cortiana, Silvia Giacomoni, don Piero Cecchi, Stefano Levi Della Torre e Elisabetta Pellarin. Il gruppo, in una lunghissima mail al sindaco Giuliano Pisapia, sollevava dubbi sulla provenienza dei cadaveri in mostra. Tutte donazioni volontarie? O dietro, come riportano alcuni media internazionali, c’è addirittura un traffico in nero di cadaveri provenienti dalle carceri cinesi e dalla russa Novosibirsk?

Antonio Calbi, direttore del settore spettacolo della Cultura, ha dichiarato: “Ribadiamo nuovamente che la mostra Body Worlds ospitata a Milano, così come comunicato in tutti i documenti ufficiali, è la mostra originale (come sa, infatti, numerosi sono i cloni in circolazione nel pianeta) e che i corpi presenti in mostra sono frutto di donazioni spontanee (certificate da atti notarili, come ci precisano i produttori) e non di furti o appropriazioni illecite, né tantomeno provengono da carceri cinesi”.

Il comune di Milano ribadisce: “I corpi plastinati esposti nelle mostre Body Worlds provengono tutti dal programma di donazione del corpo dell’Istituto per la Plastinazione. Il numero maggiore di donatori (circa 11.700) proviene dalla Germania, nove sono italiani. I corpi plastinati non provengono dalla Cina (attualmente c’è un unico donatore cinese iscritto nel registro) e non hanno alcuna connessione con gli abusi commessi contro i praticanti del Falung Gong”.

Enrico Tata