«È stato un dibattuto vivace, interessante e a tratti anche simpatico». Così Michele Migone, direttore di Radio Popolare, ha definito l’incontro di domenica 31 gennaio, che ha visto contrapposti i candidati Francesca Balzani, Giuseppe Sala, Pierfrancesco Majorino e Antonio Iannetta nell’auditorium di via Ollearo. I quattro hanno risposto alle domande dei giornalisti, con Francesca Balzani, apparsa più sicura rispetto alle prime uscite, all’attacco di Sala per provare la rimontare nei sondaggi. Il risultato è uno scontro che a tutti è parso molto più animato del primo, quello che aveva portato moltissimi tra cittadini e politici ad assistere al botta e risposta nel teatro Dal Verme, lo scorso 20 gennaio.

Francesca Balzani, Giuseppe Sala, Pierfrancesco Majorino e Antonio Iannetta. I candidati alle primarie del centro sinistra milanese al dibattito nell'auditorio di Radio Popolare

Francesca Balzani, Giuseppe Sala, Pierfrancesco Majorino e Antonio Iannetta. I candidati alle primarie del centro sinistra milanese al dibattito nell’auditorium di Radio Popolare

Expo. A creare scintille è stato, ancora una volta, il tema di Expo: Balzani, Majorino e Iannetta hanno criticato all’unisono la scelta di Sala di non avere presentato subito i bilanci dell’evento del 2015. Il manager, messo alle strette, ha risposto: «I bilanci, Francesca lo sa bene, si presentano verso marzo/aprile». E ha aggiunto: «Expo ha creato lavoro e ha restituito a Milano una bella immagine di sé: piuttosto prendetevela con me, ma lasciate Expo fuori da questa discussione».

Endorsement e polemiche. Scambio di frecciate tra Sala e Balzani anche in merito al recente endorsement di Pisapia in favore della sua vicesindaco. Il primo non ha apprezzato la scelta di campo del sindaco e ha attaccato: «Le vere battaglie vanno fatte in solitudine con il coraggio di portare avanti le proprie idee. Io ho fatto la mia scelta senza cercare nessuno che mi metta la mano sulla testa, tanto meno Renzi». Graffiante la replica di Francesca Balzani: «Molto meglio avere tra i sostenitori Giuliano Pisapia che Denis Verdini», ha detto, alludendo all’appoggio che lo scorso 23 gennaio il senatore ha fatto del numero uno di Expo.

Ipotesi ticket. E sempre a proposito di scelte politiche, viene ancora da Balzani una proposta che apre alla collaborazione con Majorino. Alla domanda «Se diventasse primo cittadino, quali dei suoi sfidanti porterebbe in Comune con sé?» la vicesindaco ha risposto «Pier, senza se e senza ma. E lo vorrei come mio vice». Anche Sala ha sostenuto che sceglierebbe Majorino, ma la risposta di quest’ultimo è andata in un’altra direzione: «Seppure siamo in disaccordo sul reddito di cittadinanza e sulla gratuità dei mezzi pubblici, sceglierei Francesca come mio assessore e riporterei in giunta Ada Lucia De Cesaris», definendo poi una «boiata» il tema ricorrente dell’accordo tra lui e Sala: «Quando mi sono candidato – ha detto – Giuseppe Sala era ancora a fare la coda al padiglione del Giappone».

Iannetta contro tutti. Una battuta quella di Majorino, che fa il pari con le molte che l’outsider Antonio Iannetta ha riservato ai suoi sfidanti (e non solo). «Vedo che le mie scarpe sono più consumate delle tue», ha detto a Majorino, il quale ha risposto: «Già, perché questo è il secondo paio», mentre al direttore Migone si è rivolto con queste parole: «Ringrazio Radio Popolare per questo incontro, ma non ci avete offerto nemmeno un caffè

Ultima settimana elettorale. Ma quello alla radio (domenica mattina ore 9) è stato solo il primo appuntamento di una lunga ultima settimana di campagna. Dopo la radio, appuntamento alle 14.30 su Rai 3 a “In 1/2h” di Lucia Annunziata, mentre è probabile un ultimo match mercoledì su La7 a “Otto e mezzo” (appuntamento che non è stato ancora confermato da tutti). Tutti i candidati saranno, uno per volta, a confronto con il mondo Lgbti al teatro dei Filodrammatici tra il 31 gennaio e il 3 febbraio. E poi molti altri appuntamenti e incontri: nei prossimi cinque giorni tutti giocheranno le proprie carte per provare a conquistare più voti possibile agli avversari.

Clara Amodeo