Da fuori sembrava uno studio di tatuaggi. Ma a frequentarlo erano persone in cerca di sesso a pagamento. Così è stato sgominato un giro gestito a Milano da un ex-carabiniere 64enne e dal figlio, arrestati nel pomeriggio del 5 maggio dalla polizia per favoreggiamento, reclutamento e sfruttamento della prostituzione.

La vicenda – L’attività andava avanti da cinque anni, ma le prime segnalazioni sono arrivate in questura nel 2020. Con la pandemia i due sono stati costretti ad abbassare la saracinesca del laboratorio di tatuaggi di via Mantova e ad accogliere i clienti dal retro, facendoli passare per il portone del condominio. Sono stati gli abitanti del palazzo a presentare i primi esposti. A fare da copertura a tutto il business era un’associazione, dal nome di “Salute e benessere”, registrata regolarmente nel 2016. Il figlio, il 32enne Gaetano Raccuglia, era titolare del negozio. Mentre al padre Benedetto era intestato il numero di cellulare, pubblicizzato anche online, al quale si telefonava per prenotare gli appuntamenti. Nel negozio lavoravano due ragazze romene, che prendevano una quota del 50% dei pagamenti. I prezzi per le prestazioni andavano dagli 80 ai 150 euro.

L’ex-carabiniere – Nato a Palermo, Benedetto Raccuglia è stato per 17 anni nell’Arma dei Carabinieri, prima di aprire un’agenzia di investigazioni con il figlio. Il 64enne ha precedenti per falso ideologico e per porto abusivo d’arma. Alla polizia ha dichiarato di aver lavorato anche nei servizi segreti. Lui e il figlio, incensurato, sono stati arrestati dopo una serie di appostamenti degli investigatori.