Università in piazza Indro Montanelli

Università in piazza Indro Montanelli

L’area abbandonata del comparto Edilmarelli dopo il fallimento del Gruppo Pasini, il palazzo sfitto dell’ex Impregilo, il traffico della “tangenzialina” tra Bresso e Cologno Monzese, la poca sicurezza tra le case Aler all’ex Breda. Sono questi i problemi che il Comune di Sesto San Giovanni e il gruppo di studio “Periferie al centro” dello studio Boeri hanno riscontrato durante gli incontri del 19 e del 25 gennaio scorsi. Una passeggiata pubblica nel primo caso e un incontro tra gli operatori della zona nel secondo per sottoporre il “caso” dei quartieri Vittoria e Marelli al gruppo di Stefano Boeri, e per dare voce a chi in quelle zone ci vive e lavora.

Come succede agli studenti del Master in Giornalismo dell’Università degli Studi di Milano, che studiano e lavorano assieme ai colleghi di Mediazione Linguistica e Culturale nel complesso universitario di piazza Indro Montanelli: qui l’assenza di una biblioteca e di locali per gli universitari penalizza una zona che rischia di essere vissuta solo durante l’orario delle lezioni. Eppure gli spazi ci sarebbero: il comparto Edilmarelli, alle spalle degli uffici di Abb, conta 39mila mq di terreno inutilizzato, rimasto abbandonato dal 2014 dopo il fallimento del Gruppo Pasini. «Chi, negli ultimi 15 anni, non è stato in grado di ripensare queste zone – ha detto Mirko Mejetta, ex segretario cittadino del Pd sestese – ha preferito delegare a operatori privati l’intera progettualità, causando così gli scompensi di cui ancora adesso quell’area porta i segni».

Stesso discorso vale per l’ex Impregilo di viale Marelli: qui Stefano Boeri ha ricordato come il tema della dismissione 2.0 degli edifici terziari costruiti negli anni Ottanta possa essere realizzata con una modalità di respiro europeo. «In città come Barcellona e Berlino – ha detto – l’agenzia della casa gestisce questo tipo di spazi, proponendo l’uso temporaneo degli edifici sfitti con pochi investimenti e un grande ricambio di utenze». Il confronto con Milano è immediato: il capoluogo meneghino è il primo in Italia ad avere avviato, lo scorso giugno, il Fondo Italiano per lo Sviluppo Urbano, che in collaborazione con Banca Europea Investimenti aiuta progetti di recupero e riqualificazione di aree dismesse.

Abb in piazza Indro Montanelli

Abb in piazza Indro Montanelli

In via Porto Corsini, invece, al centro della discussione c’è l’intenso traffico causato dalla riapertura della “tangenzialina” che collega i comuni di Bresso e Cologno Monzese, passando per Milano e Sesto San Giovanni. Molti i comitati degli inquilini che protestano contro l’inquinamento ambientale e acustico, ai quali l’assessore all’Urbanistica del Comune di Sesto, Edoardo Marini, ha dato voce: «Abbiamo cercato il confronto con l’assessore Maran del comune di Milano – ha detto Marini  – ma di fronte al suo rifiuto ci sembra che l’unica soluzione praticabile sia quella di richiudere al traffico il tratto di via Porto Corsini che da Hangar Bicocca porta a viale Monza».

Viale sul quale si affaccia il quartiere Vittoria, che ospita le case Aler dell’ex borgo Breda. Un patrimonio immobiliare di grande pregio che tuttavia è per la maggior parte vuoto a causa della mala gestione dell’agenzia per le case popolari. «Su quelle case – conclude l’assessore Marini – abbiamo un finanziamento di quasi 2 milioni di Euro, che ci sono stati forniti dallo Stato e dalla Regione. Nonostante la cifra sia cospicua, ci faremo ben poco: oltre alla questione edilizia, qui manca la sicurezza».

Clara Amodeo