LAPR1477-U431201038627392mfG-U43150639990307Y8E-512x350@Corriere-Web-Nazionale“Girando per la città, ho sentito che Milano non vuole chiudere la finestra che si è aperta con Giuliano Pisapia”. Alla fine Giuseppe Sala, il manager d’azienda passato alla politica, ha vinto la corsa alle primarie del centrosinistra milanese. Sarà lui a sfidare, il 12 giugno prossimo, l’uomo del centrodestra (ancora senza nome) per la poltrona di Palazzo Marino. Il suo primo pensiero, appena salito sul palco del Teatro Elfo Puccini, va al sindaco uscente, con una speranza: “Da domani faremo qualcosa in più e arriveremo a giugno con una promessa vera e credibile”. Lui che fino a qualche tempo fa della politica diceva “penso che dovrebbero farla i politici”, è riuscito a convincere 24961 milanesi (cioè il 42,9%) che lo hanno preferito alla sua prima sfidante, il vicesindaco Francesca Balzani (20056 voti), all’assessore alle poltiiche sociali Pierfrancesco Majorino (13589 voti) e all’outsider Antonio Iannetta (432 voti). La serata di Sala era cominciata alle 19 nel suo comitato in via Felice Casati 1, in una stanza preclusa ai giornalisti. Dentro solo i più importanti sostenitori: il Ministro delle Politiche Agricole Maurizio Martina, l’ex candidato alle primarie milanesi Emanuele Fiano, il Sottosegretario alle riforme costituzionali e rapporti con il Parlamento Ivan Scalfarotto, la deputata Lia Quartapelle, l’ex Assessore di Pisapia e candidato alle primarie nazionali Bruno Tabacci e la superfan di Sala ed ex vicesindaco di Pisapia Ada Lucia De Cesaris. E arriva anche la telefonata di Matteo Renzi a Martina: “Sono molto contento”. Tutto blindatissimo fino alle 22.45 quando i risultati erano ormai certi: Sala vincitore con 4mila voti di scarto su Balzani. Mr Expo esce e va a festeggiare al teatro dell’Elfo. Ormai non è più solo il “manager”, ormai Sala è il candidato sindaco del Centrosinistra a Milano: “Nella mia giunta ci sarà collaborazione con Balzani e Majorino, vedremo in quale forma”, dice ai microfoni de La Sestina. Alla fine, tra i candidati è scoppiata la pace.

Chiara Baldi e Emiliano Mariotti