Foto da: Ansa/Matteo Bazzi

«È quella di sabato prossimo la vera fotografia di Milano, non quella della Centrale: su questo non ho dubbi». Intervistato da Repubblica, il sindaco Beppe Sala è categorico sull’immagine d’accoglienza della città a due settimane dal blitz contro i migranti della Polizia in piazza Duca d’Aosta e a due giorni dalla manifestazione “Milano senza muri”. Sabato 20 maggio, con ritrovo e partenza alle 14.30 in Porta Venezia e arrivo al castello Sforzesco, ci sarà anche lui: «Sabato saremo tutti per strada, e spero davvero ci sia tanta gente. Dal giorno dopo, però – aggiunge – riprenderemo a fare quello che facciamo ogni giorno: lavorare affinché ci sia una vera integrazione, e non solo una generica accoglienza».

La manifestazione – «So una cosa: che ci saranno tante persone, tanti milanesi, che pensano che sia giusto esserci». Beppe Sala annuncia che sabato 20 maggio a “Milano senza muri” ci sarà anche «mia madre, che ha 86 anni: si è affidata alla sua coscienza e mi ha detto che camminerà con me». Il sindaco, dopo il «no iniziale», indosserà la fascia tricolore e avrà al suo fianco l’assessore alle Politiche sociali Pierfrancesco Majorino, che del blitz in Centrale aveva detto: «Mi piacerebbe capire che tipo di risultati portano azioni simili. Mi convince di più la cultura degli interventi mirati, continuativi e condotti nel silenzio, ma non sono un poliziotto. Vedremo quelli che saranno i risultati effettivi di un’opera simile». Sul piatto anche il contrasto alla legge Minniti-Orlando, approvata alla Camera lo scorso 12 aprile, che contiene «Disposizioni urgenti per l’accelerazione dei procedimenti in materia di protezione internazionale, nonché misure per il contrasto dell’immigrazione illegale».

Tutte le adesioni – Il corteo, organizzato da Milano Mondo, vedrà la collaborazione di Coop Lombardia, Gruppo Feltrinelli e Radio Popolare. Partirà alle 14.30 da Porta Venezia e sarà anche social grazie all’hashtag #20maggiosenzamuri. «In marcia per un mondo aperto e inclusivo», recita il volantino, «per nuove politiche di accoglienza e integrazione e per nuovi diritti di cittadinanza. Contro tutti i razzismi». Attesi tra gli altri Giuliano Pisapia, Emma Bonino, la sindaca di Lampedusa Giusi Nicolini e quello di Bergamo Giorgio Gori, Cecilia Strada di Emergency e il direttore dell’Unità Sergio Staino, ma anche volti dello spettacolo come Malika Ayane, Costantino Della Gherardesca, Paolo Virzì, Claudio Bisio, Elio Germano e Roberto Vecchioni. Tra le oltre 300 associazioni che hanno aderito all’appello spiccano l’Anpi, i gruppi scout cattolici e laici e i sindacati Cgil, Cisl e Uil.

Le polemiche – A manifestazione già annunciata, ispirata a quella che lo scorso 18 febbraio aveva riunito circa 160 mila persone a Barcellona, il 2 maggio un’operazione delle forze dell’ordine in stazione Centrale che ha portato all’identificazione di 52 migranti, 26 di questi trattenuti in questura, ha innervosito il sindaco. «Certamente un maggior controllo della stazione e di piazza Duca d’Aosta è necessario», ha detto Sala il giorno successivo ai controlli a tappeto«però sull’operazione specifica siamo stati avvisati all’ultimo momento». «Finalmente un bel blitz con elicotteri e cavalli. Vengano identificati quei personaggetti ed eventualmente perseguiti quelli che tutti giorni infestano la stazione Centrale e Roma Termini», il commento del leader della Lega Nord Matteo Salvini. Sulla stessa linea il presidente della regione Roberto Maroni: «Un grazie convinto al questore di Milano per l’operazione sicurezza di oggi, avanti così».