Non è tutto oro quello che luccica, specialmente se, per fabbricarlo, si lavora in nero. E questo vale anche per il Salone internazionale del Mobile che dal 9 al 14 aprile tinge di glamour le vie milanesi.

Nella mattina di mercoledì 10 i carabinieri della Compagnia di Rho e il Nucleo ispettorato del lavoro dei carabinieri di Milano hanno controllato sei padiglioni, 45 ditte e oltre mille lavoratori. Il risultato delle ispezioni è stata l’identificazione di 16 dipendenti che lavoravano in nero, tra cui anche un sedicenne.

Lo rendono noto gli stessi carabinieri i quali spiegano che l’esigenza di legalità è stata espressa anche dalla direzione di Fiera Milano per la tutela della principale esposizione mondiale dell’arredamento.

Immediata la sospensione dell’attività delle tre aziende coinvolte, in attesa che paghino i contributi dovuti e regolarizzino il lavoro.

Sono stati scoperti anche cinque subappalti irregolari che riguardavano quattro aziende lombarde e una egiziana. Le sanzioni ammontano a oltre 100 mila euro.

Maria Elena Zanini