Revoca delle lettere di licenziamento spedite, distensione tra le parti e ripresa più serena della trattativa. Sono questi i punti che il centrosinistra in Regione Lombardia ha posto all’attenzione della Giunta nella mozione presentata nel pomeriggio di mercoledì 17 aprile. Il testo, che verrà discusso martedì 23 aprile in aula, è stato sottoscritto dal Partito Democratico e dal Patto Civico.
Dopo gli scontri tra lavoratori e forze dell’ordine, si chiede alla Regione di «attivare tempestivamente una negoziazione con la proprietà, affinché sia reso noto alle parti il piano industriale di rilancio dell’ospedale», come si legge in una nota del Pd. I consiglieri di centrosinistra hanno sottolineato l’importanza di «avviare tutte le misure possibili di tutela dei lavoratori, nell’eventualità di dover attuare misure di contenimento che tocchino i livelli occupazionali».
Sulla questione è intervenuto anche l’assessore alla Sanità Mario Mantovani: «Non ho ancora avuto contatti con i sindacati, ma siamo disponibili a sederci attorno a un tavolo insieme al Prefetto per trovare una soluzione». Mantovani ha evidenziato la necessità di «salvare i posti di lavoro, garantendo nello stesso tempo anche la sicurezza dei pazienti».
In attesa della discussione della mozione, per venerdì 19 aprile è stata convocata l’assemblea dei lavoratori, a cui seguirà il presidio promosso da Cgil, Cisl e Uil davanti alla sede lombarda dell’Associazione italiana ospedalità privata, di cui è membro anche il gruppo Rotelli, proprietario dell’ex ospedale. «Diremo forte e chiaro», spiega Margherita Napoletano, delegata Usb dell’Rsu, «che non vogliamo più neanche un licenziamento», non escludendo l’organizzazione di iniziative ‘accese’ come quelle dei giorni scorsi.
Nessuna notizia sulla data di ripresa delle trattative. Secondo alcune fonti dell’ospedale, nei prossimi giorni non dovrebbero essere inviate altre lettere di licenziamento, mentre il bilancio 2012 del San Raffaele non sarà reso noto prima di giugno-luglio. Il coordinamento dei lavoratori della sanità lombarda sta pensando di convocare uno sciopero per l’8 maggio prossimo.
Silvia Morosi