ticket sanitari

“Una promessa mantenuta”, annuncia Mario Mantovani, vice presidente e assessore alla Salute della Regione Lombardia Mario Mantovani. “Un’operazione di facciata”, controbatte il capogruppo Pd Alessandro Alfieri. Dopo l’annuncio di lunedì al temine della riunione di Giunta, è già scontro sul taglio dei ticket sanitari. Dal primo gennaio 2014, gli over 65 con un reddito inferiore ai 18mila euro non pagheranno più la ricetta sui farmaci. Si tratta di 800mila cittadini, secondo le stime fornite dal Pirellone, che si aggiungono ai pensionati con redditi fino a 8.263 euro (o 11.362,05 se in presenza del coniuge) finora già esentati.

Il costo totale della manovra è 40 milioni di euro, che per i lombardi si tradurranno in due o quattro euro in meno da aggiungere al costo del farmaco. L’operazione, annunciata già a giugno scorso dal governatore Maroni, non sarebbe che l’inizio ”del percorso che dovrà portare entro la legislatura all’abolizione o almeno a una più che significativa riduzione complessiva dei ticket. A sostegno dei cittadini lombardi e in particolare di quelli che fanno fatica ad arrivare a fine mese”, ha commentato il governatore.

Ma c’è ancora molto da fare, secondo l’opposizione: “Non sono stati toccati i ticket su esami e visite e non sono stati coinvolti i cittadini dai 14 ai 65 anni”, sostiene il consigliere regionale del PD Gian Antonio Girelli. “C’è un piccolo passo in avanti, ma il sistema dei ticket lombardi rimane il più caro d’Italia”.

A ribadire l’importanza dell’operazione è invece ancora l’assessore Mantovani: “Le 800.000 persone che esentiamo oggi dal pagamento dei ticket sui farmaci si aggiungono ai cinque milioni di lombardi già esenti. Raggiungiamo così la cifra di quasi sei milioni, che in un momento di difficoltà come questo è una cifra considerevole”.

Il 20 dicembre sarà presentato in Giunta il piano socio-sanitario regionale del 2014, ma al momento non si parla di allargare la manovra.

Alexis Paparo