Filippo Penati, ex Presidente della Provincia di Milano

118 milioni di euro. È quanto chiesto dalla Corte dei Conti a Filippo Penati per la vicenda della Milano-Serravalle. L’indagine riguarda la compravendita delle azioni della società autostradale, pagate all’imprenditore Gavio a un prezzo che gli inquirenti definiscono “sproporzionato”.

L’operazione avrebbe causato un danno all’Erario quantificato tra un minimo di 57 e un massimo di 118 milioni di euro. Tra i destinatari della richiesta di risarcimento, oltre all’ex presidente della Provincia di Milano, anche l’ex Segretario Generale Antonino Princiotta e otto componenti della Giunta.

L’inchiesta della Corte di Conti ha accertato un «danno connesso ad una sopravvalutazione del prezzo unitario delle azioni acquisite dalla Provincia», come si legge in una nota. Tra le accuse, anche quella di aver causato «un danno per il deprezzamento del controvalore del pacchetto azionario detenuto dal Comune di Milano nella stessa società».

Penati nega che quella di Serravalle sia stata una operazione a scopo «speculativo» e ribadisce che il prezzo pagato al gruppo industriale fu congruo. L’ex numero uno di Palazzo Isimbardi chiede di riesaminare la perizia fatta prima della compravendita, sottolineando che «ha aspettato otto anni per conoscere le ragioni delle persone soggette ad indagine».

Silvia Morosi