Milano domenica 2 febbraio si muoverà solo a piedi. Il sindaco Beppe Sala ha annunciato il blocco del traffico privato. Il motivo è sempre lo stesso: i valori di pm10 – le polveri sottili che inquinano l’aria – sono troppo alti. Esempio, uno dei tanti: il 27 gennaio la loro media ha toccato quota 93,5 microgrammi per metro cubo d’aria, quasi il doppio del limite fissato per legge, pari a 50.

Misure – Il blocco del traffico scatterà dalle 10.00 alle 18.00. Fermi tutti i veicoli – moto e motorini compresi – salvo alcune eccezioni. Fra queste: veicoli elettrici, velocipedi, veicoli con particolari finalità (macchine della Polizia, ambulanze, Vigili del fuoco, scuola bus). Esentate anche le auto comprese nel servizio di car sharing e i taxi di turno. Per ulteriori informazioni in merito è possibile consultare l’ordinanza sul sito del Comune di Milano. Dalle ore 12.00 saranno inoltre accessibili i tratti stradali che portano alle aree di sosta dello stadio Meazza. Dal 28 gennaio sono già attive le misure temporanee di primo livello nei Comuni con più di 30mila abitanti e in quelli aderenti su base volontaria nelle province di Milano, Monza, Cremona, Pavia, Bergamo, Como, Lodi, Varese e Mantova. Cioè:  fermi veicoli a gasolio Euro 4, veicoli a gasolio Euro 0, Euro 1, Euro 2, Euro 3 per trasporto persone e veicoli a gasolio Euro 0, Euro 1, Euro 2, Euro 3 per trasporto cose.

Un’immagine dello smog a Milano (foto Ansa, Matteo Corner)

Inquinamento – Tutto il primo mese del 2020, per la metropoli lombarda, è stato grigio: in totale 22 giorni hanno registrato livelli di pm10 superiori alla soglia massima. Un peggioramento rispetto allo stesso periodo del 2019 (le giornate critiche furono 16). «Le previsioni meteorologiche per i prossimi giorni non lasciano sperare in una diminuzione delle concentrazioni di polveri nell’aria. Quella per l’ambiente è una battaglia di lungo periodo, che si realizza attraverso misure strutturali e scelte di ampia visione», ha scritto Sala su Facebook, «allo stesso tempo, però, le condizioni attuali mi inducono a intervenire in modo contingente. Per questo motivo, domenica 2 febbraio Milano sarà chiusa alla circolazione delle auto. Ho chiesto agli uffici di verificare i dettagli operativi e domani saremo più precisi. Milanesi e turisti si preparino a trascorrere una giornata in città a piedi, in bici, sui mezzi pubblici ed elettrici».

Futuro e polemiche  – La linea green di Sala suscita il disaccordo fra gli esponenti leghisti della Regione, primo fra tutti il presidente Attilio Fontana, secondo il quale la scelta di bloccare le auto «può essere importante, ma non è l’unica significativa per eliminare il problema dell’inquinamento». Tuttavia, il primo cittadino è intenzionato a proseguire su questa linea anche per il futuro della città: ha annunciato che nel 2023 Milano dichiarerà fuorilegge le caldaie a gasolio: «Ci saranno 3 anni di tempo per intervenire e voglio precisare che la misura riguarderà il privato e il pubblico».