Sarà un sabato complicato a Milano, quello del 18 maggio. Il ministro dell’Interno Matteo Salvini ha organizzato in piazza del Duomo alle ore 15 la chiusura della campagna elettorale per le elezioni europee che si terranno dal 23 al 26 maggio. Intanto, nel centro della città sfilerà in contemporanea il corteo organizzato dai collettivi “Non Una di Meno” e “Milano Antifascista Antirazzista meticcia e solidale“. L’obiettivo è mostrare quello che ritengono essere il vero volto del capoluogo lombardo, inclusivo ed europeo. Dalle 17:30 ci sarà invece l’intervento di Forza Nuova in piazza San Carlo, a due passi da San Babila.

Due facce dell’Europa – Con Salvini, all’ombra della madonnina ci saranno 18 leader sovranisti del continente, tra cui la francese Marine Le Pen e l’ungherese Viktor Orbàn. I nemici sono chiari, e il vicepremier leghista lo ha ribadito a due giorni dall’evento di Milano. «Siamo noi che non vogliamo avere nulla a che fare con la Merkel, con Macron e con chi ha rovinato questa Unione europea», ha detto Salvini a Foggia, rispondendo così alla cancelliera tedesca che ieri ha negato la possibilità di un ingresso della Lega nel Partito popolare europeo (Ppe).
La propaganda sovranista era partita sempre da Milano lo scorso 8 aprile, all’insegna degli slogan «verso l’Europa del buonsenso» e «i popoli rialzano la testa». Tra questi popoli, oltre ai già citati, anche Germania, Finlandia e Danimarca.

La città divisa – Intanto l’uomo forte della Lega nasconde a fatica un certo nervosismo provocato dai continui scontri con l’altro partito della maggioranza, il Movimento 5 Stelle, che con il suo leader Luigi Di Maio attacca su più fronti. Da una parte l’arresto del sindaco leghista a Legnano, dall’altra la questione degli striscioni di contestazione al Carroccio e allo stesso Salvini, esposti in maniera spontanea in varie parti d’Italia e rimossi dalle forze dell’ordine. Proprio per questo sabato a Milano potrebbero essere molti i lenzuoli bianchi riempiti da scritte contro Salvini e il suo partito, appesi alle finestre e rilanciati sui social con l’hashtag #SalviniTogliAncheQuesto.
Non Una di Meno e Milano Antifascista Antirazzista meticcia e solidale stanno organizzando, sempre per il prossimo sabato, un corteo che marcia nella direzione opposta, il “Gran Galà del Futuro”. «Non è una contromanifestazione, vogliamo porci su un piano diverso. Quello che fa Salvini con i suoi alleati europei non ha niente a che fare con la cittadinanza reale a Milano», racconta un’esponente di Non Una di Meno, fra le organizzatrici dell’evento. Comincerà alle 14 in piazza del Cannone come happening culturale-artistico, «perché questa è la Milano di oggi, festosa e colorata». Poi diventerà un corteo da piazza Cairoli, ma non arriverà in Duomo per motivi di ordine pubblico. «L’idea era di disegnare un percorso circolare intorno alla piazza, per rinchiuderli concettualmente nella loro bolla anacronistica, non ci importa di avvicinarci al loro comizio», spiega ancora la ragazza di Non Una di Meno. La loro camminata si concluderà nel parco della Guastalla. Sono previste azioni simboliche, tra striscioni e piccoli flash mob. Le piazze milanesi saranno temporaneamente rinominate per sensibilizzare la memoria su alcuni temi: «Una piazza sarà intitolata sicuramente a Marielle Franco, per esempio (l’attivista e politica brasiliana assassinata lo scorso anno a Rio de Janeiro, ndr)».

Non solo Salvini – Ma l’agenda milanese è ancora più fitta. Non lontano dal comizio di Salvini se ne terrà un altro, poco più tardi, organizzato da Forza Nuova. In piazza San Carlo parlerà il segretario nazionale del partito Roberto Fiore, per invitare la città a votare Forza Nuova al grido «spezza le catene di Bruxelles». Proprio questa mattina Milano si è svegliata con striscioni di propaganda del partito neofascista, con uno slogan già sentito: «Prima gli Italiani, vota Forza Nuova».