Sessanta mila iscritti, 2.100 docenti e ricercatori, 31 dipartimenti, oltre 100 corsi di studio tra primo e secondo livello, 31 corsi di dottorato, 67 scuole di specializzazione. È questa la carta d’identità dell’Università Statale di Milano presentata dal Direttore generale Bruno Quarta, in occasione dell’inaugurazione dell’anno accademico 2013-2014.
L’ateneo, l’unico incluso nella Leru (la lega delle università di ricerca europee) “ha alle spalle 90 anni di successi dai quali dobbiamo ripartire per capire cosa è oggi l’università. Ogni anno 10mila studenti si laureano e cercano lavoro, come una piccola città”, sottolinea Quarta. Una grande macchina, quella dell’università, che oggi deve lavorare in maniera non provinciale e avere come missione principale quella dell’internazionalizzazione.
“Vogliamo rispondere sempre meglio ai nostri studenti e alla società intera, proiettando la milanesità del nostro ateneo verso il panorama internazionale e affrontando le nuove sfide con la forza della nostra storia”, continua il Direttore generale, per rafforzare l’identità di un’Università radicata nella comunità scientifica e legata a tutte le realtà che la circondano. “Una buona ricerca fa una buona didattica, una buona didattica fa buoni studenti, buoni studenti fanno un buon paese”.
In conclusione, molti i cenni alle novità che si annunciano per l’immediato futuro dell’Ateneo: dai maggiori investimenti per il recupero di nuovi spazi per gli studenti e per lo sviluppo della loro fruibilità (va in questa direzione l’apertura 7 giorni su 7 anche nelle ore serali), alla revisione dell’offerta formativa nell’ottica della razionalizzazione, del miglioramento qualitativo e dell’incremento delle proposte internazionali (saranno complessivamente 7 le lauree erogate interamente in lingua inglese), al nuovo programma di borse per gli studenti. Maggiori investimenti sono stati poi finalizzati anche al diritto allo studio con la riformulazione del sistema di tassazione per le fasce deboli.
“Non è scontato iniziare l’anno accademico con entusiasmo, considerando la crisi economica, politica e istituzionale che coinvolge anche il mondo universitario”, aggiunge Andrea Mazzoleni, Presidente della Conferenza degli studenti (CNSU). “Non dobbiamo più considerare l’Università come una spesa da arginare, ma piuttosto come una risorsa. Dobbiamo valorizzare la ricerca scientifica, senza dimenticarci i punti di forza che ci rendono fieri di essere italiani, come la letteratura, la storia e la filosofia”, continua. La principale sfida è quella dell’internazionalizzazione, che vinceremo solo se saremo consapevoli che l’alleanza tra studenti e corpo docente è fondamentale”, ricorda Mazzoleni.
Tra i presenti in Sala, il Sindaco di Milano Giuliano Pisapia ha ricordato come l’università Statale contribuisca al prestigio e all’attrattività di Milano. “E’ un’ Università che accoglie studenti da tutta Italia e da decine di Paesi del mondo e questa vocazione internazionale è particolarmente positiva per una città che nei prossimi anni affronterà grandi sfide internazionali a partire da Expo 2015″.
Silvia Morosi
Maria Elena Zanini