“Porti e cuori aperti”, “Salvini è chi Salvini lo fa”, “Ius soli subito”, “Prima gli esseri umani, poi…i 49 milioni”. A Milano – e non solo –  fioriscono e fioriranno striscioni contro il vicepremier e ministro dell’Interno, atteso sabato 18 maggio nel capoluogo lombardo per la riunione con i leader sovranisti europei.

Balconiadi – La città si sta preparando. Da qualche giorno circola in rete l’hashtag  #Salvinitoglianchequesto. I Sentinelli di Milano, associazione contro le discriminazioni, ha lanciato le Balconiadi: una mobilitazione aperta a tutti, che invita i cittadini a esibire uno striscione o un lenzuolo di protesta. Aderisce anche il Pd Milano Metropolitana, che esporrà nella sede di via Lepetit lo striscione “Noi, patrioti europei”. Una risposta all’episodio di Brembate, in provincia di Bergamo, dove un messaggio di contestazione a Salvini è stato rimosso per volere della questura. L’autore del messaggio – un ragazzo di 23 anni che vuole restare anonimo – ha definito il suo gesto “un atto pacifico di resistenza civile”. Un’altra rimozione si è verificata ieri, a San Siro: una donna aveva esposto sul balcone la scritta “Salvini amico dei mafiosi, nemico dei poveri”.

49 come i milioni – Ma non finisce qui. L’associazione Insieme senza muri organizza “La grande caccia al tesoro dei balconi di Milano”: a partire dal 16 maggio saranno appesi in giro per la città 49 striscioni, numerati da 1 a 49, per ricordare gli altrettanti 49 milioni di euro di cui la Lega si è appropriata in modo illecito quando era sotto la guida di Umberto Bossi. I cittadini saranno sfidati a trovarli tutti e a ripostarli sulla pagina Facebook dell’associazione, con l’hashtag #dovesonoi49. In palio, per chi ne trova di più, un pupazzo di Zorro: chiaro riferimento alle prime righe di Io sono Matteo, la biografia del leader leghista firmata Altaforte.

Matteo Salvini a Campobasso (foto Ansa,Mariano Faenza)

Sala e Salvini – Sembra quindi prospettarsi uno scenario già visto in altre città visitate dal vicepremier, impegnato nel tour di campagna elettorale. fra ultime Campobasso, dove Salvini è stato ieri. Ad accoglierlo, messaggi di contestazioni e protesta, che lui ha commentato così: «Gli striscioni? Se sono colorati mi diverto, anzi penso che farò un concorso dello striscione più divertente. Quello che non mi fa sorridere sono le minacce di morte, di violenza». Sulla vicenda si è espresso anche il primo cittadino di Milano, Beppe Sala: «Trovo bizzarra la cosa, ho visto rimuovere striscioni tra l’ironico e il critico. Sabato Salvini sarà a Milano, vediamo cosa succede. È chiaro che se dovessero essere rimossi striscioni di critica politica mi farò sentire».