L’Area B di Milano ha una data ufficiale: 25 febbraio 2019. La nuova zona a traffico limitato (ztl), in cui saranno impediti accesso e circolazione ai veicoli particolarmente inquinanti e ingombranti, coprirà gran parte della città, diventando la più grande d’Italia. I primi veicoli a essere colpiti saranno gli Euro 0 benzina e gli Euro 0, 1, 2 e 3 Diesel (oltre ai ciclomotori Euro 0 e 1 a due tempi), che non potranno accedere alla città dalle 7.30 alle 19.30 dal lunedì al venerdì, esclusi i festivi. L’orario di vigenza non andrà a impattare anche sull’Area C, la cui chiusura giornaliera resterà alle 19.30. Il numero dei veicoli esclusi, che dai 108 mila della città sale fino ai 240 mila della provincia, è però destinato a salire con l’inclusione progressiva di altre categorie meno inquinanti fino al 2028. Per quanto riguarda i veicoli ingombranti, banditi con gli stessi orari tutti quelli che superano i 12 metri. Accesso consentito, anche se sottoposto a controllo e monitoraggio costante e quotidiano, a quelli (di categoria N e O) che trasportano merci pericolose. Per non danneggiare le piccole imprese, tra cui gli ambulanti, sono previsti incentivi per l’installazione del filtro antiparticolato (fap) sui veicoli da lavoro e contributi alle famiglie a basso reddito (Isee uguale o inferiore a 14 mila euro) per sostituire l’auto.
Salute al primo posto – Il Comune si impegna così ad abbassare drasticamente i livelli di ossidi di azoto e PM10, il particolato di diametro uguale o inferiore a 10 millesimi di millimetro riscontrato da Arpa in media giornaliera maggiore di 100 microgrammi per metro cubo su tutta l’area interessata. L’assessore all’Ambiente Marco Granelli sostiene che «questo provvedimento darà un aiuto significativo a migliorare la qualità dell’aria». In dati, il documento a disposizione dei cittadini sul portale online del Comune prevede che tra il 2019 e il 2026, l’Area B consentirà «di ridurre le emissioni atmosferiche da traffico complessivamente di circa 25 tonnellate di PM10 allo scarico e di 900-1.500 tonnellate di ossidi di azoto». Il sindaco Giuseppe Sala rivendica l’applicazione dell’Area B come «un segnale importante per la città», che mette al primo posto la salute dei cittadini. L’impegno del Comune, stabilisce lo stesso documento, si concretizzerà in parallelo con un potenziamento del trasporto pubblico, ciclabilità e sharing.
Tempi lunghi – Prima nota come Lez (Low emission zone), l’Area B era stata anticipata ad agosto dallo stesso Granelli, che ne aveva annunciato l’entrata in vigore per il 21 gennaio. Sala ha giustificato il mese di ritardo con le attese per l’autorizzazione del ministero e della motorizzazione, oltre alle difficoltà tecniche di una copertura così ampia. Dopo sei anni di Area C, la ztl che include il centro della città, l’Area B coprirà il 72% del territorio cittadino e più del 97 % dei residenti, quasi un milione e 400 mila persone, con un numero previsto di 186 accessi e una copertura totale con telecamere. I tempi sono stati allungati anche per non far arrivare i cittadini impreparati, per i quali è stata progettata una massiccia campagna informativa a partire da lunedì 12 novembre con cartelli e avvisi su pagine web del Comune, aeroporti e mezzi pubblici.