Atti vandalici aumentati del 40% nel solo 2016. Ventitré segnalazioni «rilevanti» ogni giorno. Dieci milioni di euro stanziati ogni anno per pulire i vagoni e sostituire sedili e vetri spaccati. In pratica, ogni dodici mesi Trenord – la società che opera nel settore del trasporto ferroviario in Lombardia per conto di Trenitalia – spende la cifra con cui comprerebbe un treno nuovo per contrastare i danni dell’inciviltà dei passeggeri. Tanto che, come dichiarato lunedì 13 febbraio dall’amministratore delegato Cinzia Farisè in una conferenza stampa alla Regione Lombardia, l’azienda sta «pensando all’uso di droni nei depositi più colpiti dalle operazioni di graffitaggio».
La denuncia – «Nel novembre 2015 abbiamo fatto partire una task force per il decoro dei mezzi e per contrastare il vandalismo – ha aggiunto Farisè -. E grazie a questo monitoraggio accurato, è emerso che nel 2016 gli episodi sono aumentati di circa il 40%. Circa 800 episodi in più. L’unico dato confortante del 2016 riguarda i graffiti, il fenomeno si è ridotto del 30%». Al momento Trenord spende sei milioni di euro per la gestione della sicurezza, due in più di quanto stabilito per tutte le misure d’emergenza dei sei mesi di Expo 2015. Ma nel 2016 queste misure sembrano non essere bastate di fronte ad atti vandalici come danneggiamenti e rotture (57,5%), sporcizia (32,5%) e graffiti (10%). «Sono numeri impressionanti e inaccettabili – ha detto Alessandro Sorte, assessore regionale alla Mobilità -. I 10 milioni di euro che ogni anno spendiamo per il ripristino dei treni sono soldi che togliamo ad altro. Potremmo spenderli ad esempio per nuove iniziative di sicurezza».
Le soluzioni – Detto dell’ipotesi droni, avanzata dall’ad e condivisa anche dal sindaco di Milano Giuseppe Sala («Il tema della sicurezza va gestito attraverso varie leve: una è la tecnologia», riporta La Repubblica), c’è anche chi chiede i militari sulle vetture. «La richiesta più vivace dei nostri clienti è: “Vogliamo più forze a bordo”», ha aggiunto Farisè. Sorte ha comunque ricordato i provvedimenti già presi dalla Regione in tema di sicurezza a bordo treno e nelle fermate, come la presenza di guardie giurate armate (che aumenterà prossimamente con altre 80 persone abilitate dai corsi previsti in Prefettura) o gli accordi per far viaggiare gratis le forze dell’ordine. E Andrea Gibelli, presidente di Ferrovienord, ha spiegato che continueranno le installazioni di telecamere nonostante ce ne siano già quasi 2000 in 120 stazioni.
La campagna nelle scuole – Nella conferenza stampa alla Regione Lombardia è stato infine presentato il progetto “Stop al vandalismo”, che prevede il coinvolgimento delle scuole primarie e secondarie con una campagna informativa e altre azioni destinate all‘educazione alla legalità e al senso civico dei giovani. «Ci siamo posti il problema di come aiutare il mondo ferroviario – le parole del presidente di Dopolavoro, Pino Tuscano – e ci siamo risposti dicendoci che bisogna partire dalla diffusione della cultura della legalità. Creeremo dodici grandi eventi, uno in ogni capoluogo, momenti di denuncia, feste e una giornata regionale per combattere il vandalismo sulle ferrovie».