Sabato 15 maggio due uomini sono stati arrestati in flagranza di reato per truffa aggravata. Questa volta, la più classica delle truffe dello specchietto è andata male. La dinamica è semplice. Via Cenisio, ore 18,30, una Mercedes con a bordo due uomini procede a passo normale e viene superata da un’altra Mercedes condotta da una donna. Nel momento esatto in cui questo avviene, dalla prima macchina il passeggero lancia un sasso verso l’auto della donna e, all’istante, comincia a suonare il clacson e a lampeggiare. Appena la ragazza si ferma, i due graffiano di nascosto la macchina della donna con un oggetto per simulare lo scontro e la accusano di avergli rotto lo specchietto. Comincia la discussione per farsi ripagare e i due uomini, ovviamente, alla costatazione amichevole preferiscono un risarcimento istantaneo di 100 euro che metta d’accordo tutti. Mentre la donna si appresta a pagare, però, interviene la polizia che, avendo osservato tutta la scena, arresta subito i due per truffa aggravata. Già noti alla forze dell’ordine, gli arrestati, classe 1977 e 1964, erano stati indagati per lo stesso reato soltanto il 10 maggio. Questo tipo di truffa è difficilmente perseguibile: molti non denunciano e chi lo fa può semplicemente spiegare la dinamica e dare il numero di patente degli aggressori, sperando che vengano fermati.
Truffa dello specchietto, due arresti
Gli autori già indagati per lo stesso reato. Il fatto è avvenuto sabato 15 maggio in via Cenisio. La vittima è una donna di 26 anni
di Francesco Betrò | Mag 17, 2021