"Un albero per Lea". La locandina dell'iniziativa di Libera

Un simbolo di vita e memoria nella Milano che non dimentica. Sarà piantato alle 14.30 di sabato davanti alla Biblioteca del Parco Sempione, un albero in ricordo di Lea Garofalo. L’iniziativa “Le radici del domani”, organizzata dal Presidio di Libera intitolato alla testimone di giustizia crotonese, chiude la settimana di eventi di sensibilizzazione organizzati in città.

Seguiranno la presentazione del concorso fotografico “L’indifferenza”, promosso dai giovani dell’associazione, e  il concerto “La musica sfida la ‘ndrangheta. Ricostruire le armonie distrutte per ridare corpo a Lea”, che si terrà domenica alle 21 al Conservatorio Giuseppe Verdi. In quest’occasione, alla presenza di Enza Rando, avvocato di Lea Garofalo, saranno letti alcuni brani della sentenza di condanna relativi alla scomparsa e all’omicidio della donna, sequestrata e uccisa da un commando guidato dall’ex compagno ‘ndranghetista Carlo Cosco, il 24 novembre 2009.

Tenendo vivo il ricordo di Lea, Libera vuole anche offrire una speranza e un futuro migliore a Denise, figlia della vittima, che dopo l’omicidio aveva continuato a vivere con il padre e con la sua famiglia, «perché queste persone, o te le fai amiche o ti annientano e io non volevo fare la fine di mia madre», aveva spiegato nel corso della sua deposizione, nel settembre 2011. Una testimonianza che ha permesso l’arresto del boss mafioso e la condanna in primo grado di sei persone all’ergastolo.

Le indagini in questi mesi non si sono fermate e, a quasi tre anni dal tragico anniversario, sono arrivate ad un punto di svolta. Nella giornata di mercoledì 21 sono stati ritrovati in un campo della Brianza alcuni resti umani carbonizzati e oggetti personali. Solamente la comparazione del Dna permetterà di confermare l’ipotesi, ma gli inquirenti ritengono si tratti del corpo della collaboratrice trentacinquenne, che per molto tempo si è pensato fosse stato sciolto nell’acido.

Se l’esame confermerà la tesi investigativa, Lea Garofalo potrà avere una degna sepoltura e Denise un luogo dove deporre un fiore. Alla città il compito di ricordare il sacrificio della donna, promuovendo le tematiche della legalità e della giustizia.

Silvia Morosi