“Vogliamo una via per Anna Politkovskaja!”. Era questo il titolo della petizione che nel 2011, l’associazione Annaviva, che promuove la libertà di stampa e la tutela dei diritti umani nell’Est Europa, ha inviato a conoscenti e amici per chiedere che Milano dedicasse uno spazio pubblico alla giornalista russa della “Novaja Gazeta” assassinata nell’androne del suo palazzo a Mosca il 7 ottobre 2006.

All’appello hanno risposto oltre 2000 persone, e il 27 febbraio 2012 l’amministrazione comunale ha approvato all’unanimità la petizione, scegliendo di dedicare alla Politkovskaja un giardino nel cuore della città, in zona Corso Como, affianco a via don Luigi Sturzo.

Lo spazio è stato inaugurato alle 11 del 12 giugno alla presenza di Filippo del Corno, Assessore alla Cultura del Comune di Milano e dei familiari e colleghi arrivati in città per l’inaugurazione: Ilya Politkovsky e Elena Kudimova, figlio e sorella di Anna Politkovskaja e Vitalij Jaroshevskij, vice direttore della “Novaja Gazeta”.

Emozionati e soddisfatti Luca Bertoni, presidente di Annaviva e Andrea Riscassi, giornalista Rai e membro dell’associazione che dal 2008 tiene viva non solo la memoria della Politkovskaja ma anche dei valori nei quali credeva e per i quali è morta. Anna era una giornalista molto diretta che diceva in faccia le cose che pensava, senza aver paura di nessuno”, ha commentato il vice direttore della Novaja, “Oggi in Russia sta diventando sempre più difficile fare giornalismo come lo faceva lei e il suo esempio e coraggio ci mancano come non mai”.

Anna è stata oltre che una grande giornalista anche una grande donna, attenta alla famiglia e agli affetti”, ha raccontato sua sorella Elena, che insieme alla figlia della Politkovskaja Vera sta scrivendo un libro di memorie che uscirà nel 2014 in Inghilterra. “In nessun altro Paese l’interesse per Anna e per il suo lavoro è stato così forte come in Italia e mi fa molto piacere che le sia stato dedicato un giardino”, ha concluso Elena.

L’omicidio della giornalista russa è ancora senza mandanti e il 21 giugno inizierà un nuovo processo a carico degli esecutori, Lom-Ali Gajutakajev, i tre fratelli Makhmudov e l’ex poliziotto Sergei Khadzhikurbanov. Si spera che abbia un esito migliore del primo processo del 2008-2009, nel quale erano stati assolti tutti gli imputati per insufficienza di prove.

Alexis Paparo e Anna Lesnevskaya