Processo sospeso. Sentenza slittata di un mese. La quarta sezione penale del tribunale di Milano rinvia al 7 marzo le fasi finali del dibattimento a carico di Silvio e Paolo Berlusconi per la pubblicazione del’intercettazione Fassino/Consorte. Accolta dunque l’istanza presentata dalla difesa dell’ex-premier, che era stata respinta invece dai giudici del caso Ruby. “Si può presentare richiesta di sospensione – spiega il giudice Oscar Magi nell’ordinanza – anche per l’esercizio di diritti rilevanti, purché non ci siano intenti dilatori”.

La decisione del Tribunale – che dà ragione alla difesa con in parere contrario della Procura – arriva dopo un’intera mattinata in cui le difese hanno chiesto l’assoluzione piena per i fratelli Paolo e Silvio Berlusconi. “Assoluzione senza se e senza ma”, ha esclamato Massimo Montesano, uno dei difensori dell’ex Presidente del Consiglio.

Berlusconi è accusato di concorso nella rivelazione di segreto istruttorio, per la vicenda della pubblicazione sulle colonne de Il Giornale dell’intercettazione in cui Piero Fassino, all’epoca dei fatti (fine 2005) segretario Ds, al telefono con Giovanni Consorte, Ad di Unipol, domandava: “allora, abbiamo una banca?”.

La Procura aveva chiesto la condanna ad un anno per Silvio Berlusconi, tre anni e tre mesi per il fratello Paolo. A questo punto, tutto rimandato al 7 marzo. Dopo il voto.

Federico Thoman