Il 25 gennaio 2011 iniziava la rivoluzione in Egitto. A fianco di giornali, televisioni e social network di tutto il mondo, per le strade del Cairo nasceva un nuovo media con cui comunicare l’evento in corso: la Street Art. Con i suoi messaggi policromi, questo genere artistico ha dato voce a nomi, volti e fatti di quei momenti, diventando il principale mezzo di comunicazione per gli attivisti in funzione anti Mubarak. Elisa Pierandrei, giornalista, scrittrice e studiosa del mondo arabo, ha documentato, macchina fotografica alla mano, tutti i murales apparsi in quei giorni nella capitale egiziana: ne è nato un ebook, “Urban Cairo. La primavera araba dei graffiti”, dove vengono raccontati (anche con l’uso di una mappa interattiva) artisti, pezzi e tecniche di quel Paese. Oggi, a quattro anni di distanza da quei fatti, la Street Art in Egitto rimane un fenomeno di nicchia e a rischio estinzione: una grave carenza, secondo la Pierandrei, che reprime la funzione mediatica e artistica di questo genere ormai imprescindibile nelle grandi città.

Clara Amodeo