Elon Musk nasce nel 1971 da Maye Haldeman, modella e geniale matematica, e da Errol Musk, ingegnere e politico nel Sud Africa dell’apartheid. Nonostante i successi del Musk contemporaneo possano far pensare a una vita sviluppatasi in linea retta, è nell’infanzia del multimiliardario che affondano le radici delle sue sofferenze e difficoltà. Una madre affettuosa e un padre verbalmente violento: Errol Musk fu per Elon uno scoglio difficilissimo da superare. I due condividevano la passione per l’high tech e la propensione a concentrarsi sui propri obiettivi a costo di trascurare i legami umani che li circondavano ma l’empatia inesistente nel padre lo rese il primo dei demoni sepolti nella testa del futuro imprenditore. Mentre le diatribe familiari imperversano, il futuro inizia a bussare alla porta: a soli 12 anni vende il suo primo videogioco, Blaster, quasi una previsione futura della capacità di monetizzare i suoi interessi. Quello stesso anno Elon fu costretto a partecipare alla scuola estiva Veldskool, un campo di sopravvivenza dove venivano razionati i pasti e i ragazzini erano spinti a lottare per sopravvivere. Lì divenne oggetto di bullismo come a scuola, dove i compagni più grandi e cresciuti si occupavano di riempirlo di botte fino a gettarlo da una rampa di scale, prenderlo a calci e pugni e renderlo irriconoscibile all’arrivo in ospedale. Quando Musk tornò a casa sfigurato dalla rissa a scuola il padre cominciò a sgridarlo. «Per un’ora mi toccò sopportare che mi urlasse addosso che ero un idiota e non valevo niente. Era un uomo del tutto privo di compassione». Raccontò proprio Musk a  Rolling Stone durante un’intervista nel 2017. 

L’addio al Sud Africa – Il rapporto tra i due tocca il suo acme appena prima del trasferimento in Canada – avvenuto nel 1989 – al fianco della madre: una notte un gruppo di malintenzionati fa irruzione nella casa di famiglia dove Elon vive con il padre, con il fratello Kimbal e la sorella Tosca. Errol, per tutta risposta, spara e uccide i tre uomini. A quel punto il rapporto tra i due si logora definitivamente ed Elon decide di abbandonare il Sud Africa. Una volta in Canada la vita del giovane prende una piega diversa, nonostante le difficoltà economiche della madre. Dopo due anni alla Queen’s University a Kingston in Ontario, si trasferisce in Pennsylvania, dove ottiene una laurea breve in economia e una in fisica. Poi in California si iscrive a un dottorato di fisica applicata e scienza dei materiali alla Stanford University, che però abbandona dopo pochi giorni. Il motivo? Siamo nel 1995 ed Elon crea Zip2 insieme al fratello: si tratta di una mappa virtuale che vende a 160 giornali, tra cui il New York Times. Tre anni dopo cede il pacchetto a Compaq per 305 milioni di dollari. Il nome di Musk comincia a diventare familiare tra gli imprenditori della Silicon Valley, mentre lui è già proiettato verso il futuro: costruire astronavi per andare nello spazio. Investire in PayPal, start-up creata da Peter Thiele e Max Levchin, si rivela essere la scelta giusta. Nel 2002 la stessa società viene venduta a Ebay e con i soldi ricavati il sogno di andare nello spazio diventa realtà: nasce SpaceX.

Gli affari e le droghe – Il fiuto per gli affari però va di pari passo con le stranezze sul suo conto perché negli anni l’imprenditore ha fatto parlare di sé per comportamenti sopra le righe. Si è parlato delle sue paranoie, come quella di vietare le riunioni di più di due dipendenti “con la paura di un ammutinamento” quando ricopriva la carica di AD di Twitter. Musk ha anche lanciato sul mercato alcuni oggetti inusuali come una tavola da surf in carbonio dal costo di 1.500 dollari (sold out in poche ore) e la Tesla Mezcal, tequila imbottigliata in un contenitore a forma di lampo dal costo di 450 dollari. Vari collaboratori di Musk hanno anche ammesso che tra i comportamenti inusuali dell’imprenditore non è escluso l’uso di droghe: secondo il Wall Street Journal Musk ha fatto uso di «lsd, cocaina, ecstasy, funghi magici e ketamina» e lui stesso ha ammesso di aver ricorso all’Ozempic, il famoso medicinale antidiabetico, per dimagrire.

Figli e love stories – I numeri da capogiro hanno interessato anche le sue relazioni d’amore: l’imprenditore ha alle spalle tre divorzi, di cui due dalla stessa donna Talulah Riley, e dodici figli. In mezzo tantissime fiamme, tra cui la modella Amber Heard, con cui si vocifera abbia avuto un menage a trois con Cara Delevigne. Nella prole affollata, tra chi è nato da maternità surrogata come Exa Darl Sideræl (detta Y) e chi da fecondazione assistita, come i gemelli Kai, Saxon e Damian, ha fatto parlare di sé Xavier, gemella di Griffin avuti anche loro tramite la fecondazione assistita. Xavier, oggi Vivian Jenna Wilson dopo la transizione di genere, ha scelto di recidere ogni rapporto con il padre. Un’altra stranezza che ha portato Musk sui giornali è stata la scelta di chiamare uno dei suoi figli X Æ A-12, poi modificato in X Æ A-XII, a causa della legge vigente in California che non permette l’introduzione di numeri indo-arabi nei nomi.