L'incontro Stato-Regioni sul tema immigrazione. Foto: Ansa/Tiberio Barchielli

L’incontro Stato-Regioni sul tema immigrazione. Foto: Ansa/Tiberio Barchielli

«I richiedenti asilo si accolgono, i migranti economici vengono rimpatriati». Riassume così il Presidente del Consiglio Matteo Renzi, l’incontro del 25 giugno con i rappresentanti delle Regioni. Palazzo Chigi aveva bisogno di delineare un piano con gli enti locali in vista del vertice di Bruxelles, ma non sono mancate le polemiche. «L’incontro con Renzi è stato assolutamente deludente e inutile: nessuna risposta concreta ai problemi», ha detto il presidente della Lombardia Roberto Maroni a cui fa eco il veneto Luca Zaia, che aizza i prefetti contro il Governo: «I prefetti devono ribellarsi. Il loro compito è rispettare le istanze dei territori».

Più attendista il nuovo presidente della Liguria Giovanni Toti che aspetta i risultati della riunione del Consiglio Europeo: «I contenuti dell’incontro non sono soddisfacenti, ma tra 15 giorni ci rivedremo e il presidente Renzi ci relazionerà su cosa abbiamo portato a casa dall’incontro di Bruxelles». Toti critica il piano del Governo sottolineando come la Liguria stia affrontando una fase economica molto delicata e che l’arrivo di migranti possa compromettere la buona riuscita della stagione turistica. Anche la Sicilia si trova in una condizione simile. A dirlo è il suo rappresentante Rosario Crocetta, spaventato dall’insufficienza dei fondi per l’accoglienza. Più conciliatorio Sergio Chiamparino, presidente della conferenza Stato-Regioni; «Più spirito nazionale e meno spirito di parte».

Al centro del dibattito anche i Comuni che chiedono maggiori fondi per bocca del presidente dell’Associazione Nazionale Comuni Italiani Piero Fassino. Entro due settimane andrà individuato un centro d’accoglienza per regione e accorciati i tempi per l’esame delle domande di asilo. «Nessuno pensa a tasse aggiuntive – continua Fassino – ma servono più risorse per i Comuni».