Angelino Alfano promette una manifestazione di piazza in difesa del suo leader Ph. Ansa/Claudio Peri

Prima volevano mandarlo in pensione a tutti i costi. Poi da quando è tornato in campagna elettorale e ha quasi sfiorato la maggioranza relativa alle elezioni politiche di qualche giorno fa, Silvio Berlusconi ha riconquistato tutti gli esponenti del suo partito. Le notizie provenienti da Napoli e Reggio Emilia di nuove inchieste ai suoi danni per corruzione, finanziamento illecito ai partiti ha scatenato tantissime polemiche e tanta solidarietà al proprio leader.

Il segretario del Pdl Angelino Alfano è pronto a una “grande manifestazione di piazza” a difesa della sovranità del suo partito e della “democrazia italiana”. “Non sono ancora esauriti i commenti sui giornali dei successi elettorali e già ricomincia l’aggressione della magistratura nei confronti di Silvio Berlusconi”, ha commentato Alfano. Sempre dal Pdl Maurizio Lupi attacca la magistratura: “Finite le elezioni, visto che gli elettori italiani hanno ancora una volta ribadito la loro fiducia al Presidente Berlusconi, bocciato il partito dei magistrati, sconfitto quelli dei tecnici e fermato la gioiosa macchina da guerra della sinistra, riprende l’uso politico della giustizia da parte di alcune procure”. Dello stesso avviso il portavoce nazionale del partito di Berlusconi Daniele Capezzone: “Abbiamo sempre rispettato, e continueremo a farlo, gli organi giudiziari, ma rispettiamo ancora di più la volontà popolare. E nessuno può pensare di rovesciare per via giudiziaria ciò che gli elettori hanno deciso nelle urne”.

Altre reazioni forti contro la magistratura sono arrivate da Sandro Bondi, Fabrizio Cicchitto e Alessandra Mussolini che si è detta pronta ad “autodenunciarsi”: “La proposta di rimborso dell’Imu non è stata fatta solo dal presidente Berlusconi ma da tutti i candidati del Pdl e, quindi, dobbiamo essere tutti sotto accusa. Attendo serenamente l’avviso di garanzia”, ha detto.

Luigi Brindisi