Massima allerta dal ministro dell’Interno Alfano dopo l’attentato di Parigi del 7 gennaio

L’allerta è massima anche nel nostro Paese. «In Italia abbiamo censiti 53 foreign fighter: conosciamo la loro identità e sappiamo dove si trovano». È questo l’annuncio del ministro dell’Interno Angelino Alfano, dopo l’attacco terroristico alla redazione del periodico Charlie Hebdo nel cuore di Parigi, che ha provocato 12 vittime. Ospite alla trasmissione Uno Mattina dell’8 gennaio, il ministro ha poi aggiunto: «Abbiamo pronta una legge per contrastare meglio i foreign fighter». L’intenzione della nuova legislazione sarà quella di identificare e colpire chi vuole recarsi nei teatri di guerra, e non soltanto i reclutatori, attraverso un maggiore controllo di polizia e una rete investigativa che estende le sue maglie anche sul web. Il ministro Alfano ha dichiarato di voler presentare inoltre un disegno di legge «per introdurre la possibilità di ritirare il passaporto al sospetto di terrorismo che decide di espatriare».

Il ministro non esclude quindi la possibilità di attentati anche in Italia: «Facciamo parte di un’area del mondo che è un bersaglio. Ospitiamo il Papa e Roma è stata più volte evocata dal califfo dell’Isis e siamo dunque tra i Paesi destinatari dell’attenzione di questi assassini, anche se non ci sono segnali concreti di progetti di attentati. Non possiamo sottovalutare alcun elemento». La preoccupazione è suscitata soprattutto dalle modalità dell’attentato, eseguito con capacità da commando, probabilmente dopo un addestramento. Poche ore dopo l’attentato avvenuto nella mattinata del 7 gennaio, Alfano ha convocato il Comitato di analisi strategica antiterrorismo (Casa), che riunisce alti ufficiali delle forze dell’ordine ed esperti di antiterrorismo dell’intelligence. Sono stati poi intensificati i controlli al traforo del Frejus, al confine tra Italia e Francia, in particolare per le auto provenienti dal Paese transalpino. Potenziati inoltre i servizi di vigilanza agli obiettivi sensibili, con una particolare attenzione verso le redazioni giornalistiche.

Intanto la Lega Nord ha chiesto alla Camera una informativa urgente del ministro dell’Interno sui possibili rischi del terrorismo in Italia dopo la strage a Parigi, con il segretario del partito, Matteo Salvini, che attacca: «Angelino Alfano è l’uomo sbagliato al posto sbagliato. Si deve dimettere».

Matteo Furcas