«Quando verrò al Senato il 5 luglio non avrò problemi». La ministra del Turismo Daniela Santanchè è sembrata tranquilla quando ha promesso che avrebbe smentito le polemiche su Visibilia. Eppure il Corriere della Sera ha riportato che alcuni senatori l’hanno sentita sfogarsi a più riprese con i propri colleghi. Sicuramente il via libera della maggioranza all’ordine del giorno del Pd è stata una spiacevole sorpresa per la ministra, chiamata a rispondere al polverone tirato fuori dall’inchiesta di Report: Il programma aveva accusato Visibilia, di cui la senatrice possedeva il 48,6% delle azioni, di bilanci in rosso e licenziamento senza liquidazione dei lavoratori.
L’ordine del giorno – Il governo si è espresso favorevolmente a un ordine del giorno del Pd al decreto lavoro, impegnandosi a sanzionare gli operatori che hanno usufruito in maniera fraudolenta della Cassa integrazione Covid, tra i quali è citata testualmente Visibilia. «Ci sono ministri che si sono dimessi per fatti ben meno gravi», ha commentato la segretaria del Pd, Elly Schlein. Parole condivise anche dalla vicepresidente del M5S, Alessandra Todde: «La Santanchè non può continuare a ricoprire il ruolo di ministro del Turismo. Oggi abbiamo avuto la riprova che anche i parlamentari di maggioranza la stanno abbandonando a sé stessa».
Il commento della senatrice – «È stato un errore, un banalissimo errore», ha replicato Santanchè, «i deputati che hanno votato a favore avevano letto solo la premessa e non il dispositivo intero». Secondo il Corriere della Sera alla senatrice sono arrivate le scuse del ministro per i Rapporti con il Parlamento Luca Ciriani e della sottosegretaria Maria Teresa Bellucci, che ha dato il parere favorevole del governo all’ordine del giorno. Santanchè si è poi rivolta ai dem: «L’attaccamento che c’è nei miei confronti non si è mai visto nella storia della Repubblica. Sono contenta perché così tutti possono rendersi conto. Una vergogna: in quell’ordine del giorno c’è scritto Visibilia, che è come mettere nome e cognome. Invece di indagare su tutte le aziende, come sarebbe giusto, se la prendono con me?».
La giustificazione del governo – A stemperare i toni è stato anche il capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera Tommaso Foti: «Ribadiamo la piena fiducia e il totale sostegno al ministro del Turismo, Daniela Santanchè. Il Pd come al solito non capisce o fa finta di non capire». Fonti di Avvenire confermano l’errore commesso dal governo, che non si sarebbe accorto della parte sulla senatrice. Le parole del vicesegretario della Lega Andrea Crippa lasciano però qualche dubbio: «Non mi fido di quello che dice Report, ma sono curioso di ascoltare Santanchè e di aspettare fatti un pò più oggettivi rispetto all’inchiesta. Se poi si dovessero verificare delle evidenze su irregolarità o illeciti, è giusto che il ministro si prenda le sue responsabilità».